† Repubblica Democratica del Congo, 28 novembre 1964
Il 28 novembre 1964, in due località diverse della Repubblica Democratica del Congo, furono assassinati dai ribelli Simba tre Missionari Saveriani, due sacerdoti e un religioso fratello, e un sacerdote della diocesi di Uvira. Primi a cadere furono, a Baraka, padre Luigi Carrara e fratel Vittorio Faccin. Alcune ore dopo, a Fizi, vennero uccisi padre Giovanni Didonè e l’abbé Albert Jouvert. La loro causa di beatificazione è iniziata il 13 novembre 2016. In parallelo al processo diocesano nella diocesi di Uvira, celebrato dal 13 novembre 2016 al 29 novembre 2017, si è svolto il processo rogatoriale nella diocesi di Parma, per quanto riguarda i soli Saveriani; si è concluso il 1° ottobre 2017. Il 14 dicembre 2023, ricevendo in udienza il cardinal Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto sul martirio dei tre Saveriani e dell’abbé Joubert, beatificati quindi il 18 agosto 2024 a Uvira, nella Messa presieduta dal cardinal Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, come inviato del Santo Padre.
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Il contesto storico
Circa duecento sacerdoti e religiosi, occidentali e non, trovarono la morte nel 1964, nel territorio dell’attuale Repubblica Democratica del Congo. È il caso, tra gli altri, di tre Missionari Saveriani, due sacerdoti e un religioso fratello, e di un sacerdote della diocesi di Uvira.
La situazione dopo la presa della città di Uvira da parte del Movimento nazionale di liberazione, il 15 maggio 1964, era complicata: sul posto rimasero una dozzina di Saveriani, una decina di suore e qualche laico europeo. I ribelli li obbligarono a radunarsi per tenerli in ostaggio tutti insieme nel vescovado di Uvira (la diocesi era nata, di fatto, due anni prima); li liberarono solo cinque mesi dopo, il 7 ottobre. I Saveriani, comunque, decisero di restare, anche per dare asilo a quanti fuggivano a causa della guerra.
I ribelli, secondo una testimonianza del vescovo di Mahagi, monsignor Runiga, erano di due specie: gli uni, interessati ai beni degli europei e degli zairesi ricchi; gli altri, inviati ad approfondire le dottrine comuniste in Cina e nell’allora Urss, più accaniti contro i missionari.
Il nome con cui erano noti era “Simba”, che in kiswahili significa “leoni”. Col tempo, arrivarono ad accusare i missionari di tenere nascosta la “fonì”, ossia la radio trasmittente, con la quale, secondo loro, inviavano informazioni ai soldati dell’esercito.
L’uccisione dei Saveriani e dell’abbé Joubert
Il 28 novembre 1964 alcuni Simba, guidati dal guerrigliero Abedi Masanga, uccisero a Baraka un Fratello saveriano, Vittorio Faccin, e il suo confratello padre Luigi Carrara, poi si mossero, la sera stessa, in direzione di Fizi.
Fu quindi il turno di padre Giovanni Didonè, colpito in piena fronte da una pallottola. L’abbé Albert Joubert, che da due mesi viveva insieme a lui, ebbe appena il tempo di accorgersi dell’accaduto, quando venne colpito a sua volta: cadde morto a due metri da padre Didonè, a pochi passi dalla casa dei religiosi.
Il Papa san Paolo VI, ricevendo in udienza privata nel 1965 monsignor Danilo Catarzi, vescovo Saveriano della Diocesi di Uvira, s’informò di quanto era accaduto anche ai confratelli di lui e commentò: «Sono i vostri martiri. Conservatene le memorie, veneratene le reliquie».
La causa di beatificazione e canonizzazione La prima sessione del processo diocesano per l’accertamento del martirio in odio alla fede di padre Luigi Carrara e dei suoi compagni si è svolta il 13 novembre 2016 presso la diocesi di Uvira, sotto la quale si trovano Baraka e Fizi. Nello stesso anno fu ottenuto il nulla osta. In parallelo si svolse il processo rogatoriale nella diocesi di Parma, per quanto riguarda i soli Saveriani, concluso il 1° ottobre 2017. Il processo diocesano a Uvira si concluse il 29 novembre 2017. Il 14 dicembre 2023, ricevendo in udienza il cardinal Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto sul martirio dei tre Saveriani e dell’abbé Joubert. Sono stati beatificati il 18 agosto 2024 a Uvira, nella Messa presieduta dal cardinal Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, come inviato del Santo Padre.
La collocazione delle spoglie mortali Già prima dell’avvio della causa, le spoglie mortali dei quattro martiri avrebbero dovuto essere collocate nella cripta della chiesa di Santa Maria Madre e Regina di Kavimvira (Uvira), ma i cristiani di Baraka e di Fizi avevano voluto che rimanessero nei luoghi del loro sacrificio. Di conseguenza, i resti di padre Luigi e di fratel Vittorio riposano nella chiesa di Baraka, mentre quelli di padre Giovanni e dell’abbè Joubert riposano nella chiesa nuova di Fizi, nella medesima tomba. Nella cripta della chiesa di Kavimira, però, sono collocati alcuni frammenti ossei di tutti e quattro, in un medesimo reliquiario.
Le singole biografie:
67380 - Luigi Carrara, sacerdote dei Missionari Saveriani
93644 - Vittorio Faccin, religioso dei Missionari Saveriani
† Baraka, 28 novembre 1964
93634 - Giovanni Didonè, sacerdote dei Missionari Saveriani
98343 - Albert Joubert, sacerdote della diocesi di Uvira
† Fizi, 28 novembre 1964
Autore: Emilia Flocchini
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