Porto Maurizio, Imperia, 23 giugno 1796 - Diano Castello, Imperia, 24 maggio 1875
Francesca Ranixe nacque a Porto Maurizio, attualmente in provincia e diocesi di Albenga-Imperia, il 23 giugno 1796. A quattordici anni iniziò a lavorare come sarta. La sua formazione religiosa si basò sull’adesione a cinque confraternite, grazie alle quali lei imparò a pregare e a istruire le ragazze povere. Il suo desiderio di abbracciare la vita religiosa fu appagato quando, per salvare il monastero delle Clarisse di Porto Maurizio, a rischio di chiusura, le fu proposto di entrarvi con alcune compagne, che avrebbero potuto continuare l’insegnamento. Il 23 gennaio 1828 professò i voti religiosi: da allora fu suor Maria Leonarda, in onore di fra Leonardo da Porto Maurizio, che era stato beatificato poco prima della sua nascita (fu poi canonizzato nel 1867). Una divergenza interna portò Madre Leonarda, ispirata dallo Spirito Santo, a fondare l'istituto Clarisse della SS.Annunziata, dapprima con sede a Porto Maurizio e in seguito Casa Madre a Diano Castello. Nel 1874 la malattia la costrinse a ridurre la sua attività e il 24 maggio 1875 lasciò questa terra con grande fama di santità. Il 13 maggio 1989 il Papa san Giovanni Paolo II autorizzò la promulgazione del decreto col quale madre Maria Leonarda, i cui resti mortali riposano nella chiesa della casa madre di Diano Castello, veniva dichiarata Venerabile. Dal 1° novembre 2020 le Clarisse della SS. Annunziata sono fuse con le Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato.
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I primi anni
Figlia di un calzolaio e di una sarta, Francesca Ranixe nacque a Porto Maurizio il 23 giugno 1796. In quei giorni si festeggiava la beatificazione dell’illustre concittadino S. Leonardo, il santo della Via Crucis.
Nonostante fosse la terzogenita di nove fratelli, di una famiglia non agiata, ebbe per l’epoca un’istruzione eccellente. A quattordici anni cominciò ad apprendere una professione e non poteva essere che quella di famiglia, la sarta.
Alla scuola delle confraternite
Il credo religioso in casa era forte e Francesca, negli anni, si iscrisse a ben cinque confraternite. A ventitré anni, nell’adesione ad una di queste, si dichiarò “sposa di Gesù”. In paese era molto sentita la devozione per la Passione di Cristo secondo gli insegnamenti di S. Leonardo: lei rinnovò per tutta la vita l’adesione alla confraternita del Monte Calvario.
Con un’altra confraternita invece, quella di S. Caterina, iniziò l’apostolato che avrebbe caratterizzato la sua vita: istruire le fanciulle povere, anche per prevenire i pericoli causati dalla povertà. Il padre era custode di una chiesetta dedicata a San Giuseppe, fu quindi molto devota di questo santo e fin da giovane tenne in grande considerazione il sacramento della penitenza.
La prima scuola gratuita di Porto Maurizio
Viveva quasi da suora in casa quando i Barnabiti, nel 1824, le misero a disposizione alcuni locali per aprire la prima scuola gratuita di Porto Maurizio. Del centinaio di scuole presenti nelle province vicine solo due erano femminili: Francesca lavorava già per il riconoscimento della dignità della donna.
In quegli anni la soppressione napoleonica degli ordini religiosi aveva causato la messa all’asta del monastero delle clarisse in cui vivevano ancora cinque monache. Aprirvi una scuola era il solo modo di salvarlo mentre per la Ranixe voleva dire appagare il desiderio di abbracciare la vita religiosa. Da Torino, Re Carlo Felice autorizzò e sovvenzionò l’opera.
Da Francesca a suor Leonarda
Francesca entrava in monastero prendendo il nome del grande santo concittadino, la cui casa natale sorgeva a poca distanza. Tradizione vuole che quasi un secolo prima tali avvenimenti erano da lui stati profetizzati.
Suor Leonarda e compagne erano quindi monache insegnanti: professarono il 23 gennaio 1828. Tale fu la sua gioia che, profondamente scossa, passò il resto della giornata a letto. In monastero la raggiunse poi la sorella che diveniva suor Maria Crocifisso.
Un dissidio penoso
Dopo alcuni anni tranquilli, lentamente la gestione della scuola cadde tutta sulle spalle di Leonarda. Il dissidio interno con le contemplative si fece aspro tanto che con l’intervento del vescovo si pensò di separare le due comunità e trasferire la scuola nell’ex convento dell’Annunziata.
Da Torino il ministro impose però la prosecuzione della scuola e la convivenza della comunità con a capo suor Leonarda. Ufficialmente le si dava ragione, ma possiamo immaginare quanta pena avesse nel cuore. Cercò di sanare la frattura, desiderando però un istituto dedito solo all’insegnamento.
Nel 1847 parve esserci una svolta quando le fu offerto di andare missionaria nella lontana America del Sud. Accettò, ma il vescovo di là, che veniva a prenderla, morì nel viaggio e il progetto fu archiviato.
Doni straordinari e penitenze
Intanto si manifestavano in lei carismi straordinari, confermati anche dalle “avverse”. A penitenze e digiuni, portava abitualmente il cilicio, si aggiungevano frequenti malattie, gravose ed inspiegabili.
Più volte, mentre pregava solitaria, fu vista sollevarsi un palmo da terra e rimanere in stato di rapimento estatico per ore. Un giorno la Vergine Santissima e S. Chiara le apparvero per preannunciare il fiorire delle vocazioni nell’Istituto.
La nascita delle Clarisse della SS. Annunziata
Nel 1848 un decreto regio dispose che ogni comune provvedesse all’istruzione dei giovani. Il consiglio comunale di Porto Maurizio pensò di trasferire la scuola della Ranixe all’Annunziata. I tempi erano ormai maturi perché nascesse una nuova congregazione: le Clarisse della SS. Annunziata.
Il 6 maggio 1852, accompagnata in vettura dal sindaco, fece l’ingresso in quello che era stato l’importante convento abitato anche da S. Leonardo per ristabilirsi da una malattia e in cui aveva fatto le sue prime Via Crucis. Possiamo immaginare la gioia di Leonarda a tali ricordi.
Nell’autunno del 1852 le alunne accolte gratuitamente erano già trecento e se per mandare avanti la casa occorreva tanto denaro, a causa anche dei lavori di ristrutturazione, puntuale era la risposta della Provvidenza.
Ci fu l’approvazione diocesana dell’Istituto e della Regola, ispirata alla spiritualità francescana, con la caratteristica della semiclausura. Non mancò però l’impegno delle suore durante il colera del 1854-1855 che mieté vittime in tutta la Liguria.
Madre Leonarda «era l’anima della comunità, a tutto ed a tutte pensava; a tutto provvedeva e con la sua ordinaria amabilità e saggia amministrazione si cattivava l’amore, la confidenza, il rispetto, anzi la venerazione delle sue figlie e di chiunque avesse il bene di conoscerla».
Altre prove
Dopo qualche tempo alcune prove ancora l’attendevano. Venne destituita da superiora, causa le critiche di alcune giovani professe, e un gruppo di suore lasciarono l’istituto. Umiliata e malata, Leonarda mantenne l’abituale serenità. Fu eletta superiora la sorella, suor Maria Crocifissa.
Nel 1860, con l’annessione di Nizza alla Francia, Porto Maurizio divenne il nuovo capoluogo di provincia. La città si ingrandiva, ma tornava a serpeggiare l’anticlericalismo: il grande complesso dell’Annunziata fu destinato a diventare caserma.
Ricominciare a Diano Castello
Durante la Settimana Santa del 1863 la Madre ebbe dolori fortissimi. I tentativi di conservare la casa furono vani, l’ordine perentorio arrivò e il 14 agosto 1864 si dovette traslocare. All’alternativa di tornare a S. Chiara Leonarda preferì cominciare da capo a Diano Castello. Scrisse: «Io confido in Dio. La crisi è forte, ma Dio è potente e non sarà mai se non ch’Ei permetterà, e poi dal male Egli trarrà sempre il bene».
A Diano l’accoglienza fu festosa e alle suore furono affidate sia le scuole sia l’ospedale. Madre Leonarda per dare una sede stabile alla congregazione, sebbene anziana, iniziò la costruzione dell’attuale Casa Madre. Ai muratori diedero un aiuto pratico anche le suore mentre lei ormai si spostava solo su di un seggiolone (ancora oggi conservato).
La morte
Dal principio del 1874 non si alzò più dal letto: mentre i lavori arrivavano quasi a compimento, la fondatrice era sempre più debole. Si spense serenamente, senza far più ritorno alla sua città, il 24 maggio 1875, circondata da una vasta fama di santità. Ai funerali partecipò una grande folla.
Contemplativa ed educatrice con stile francescano
Madre Leonarda sintetizzò felicemente la vocazione contemplativa con l’apostolato educativo. Spiritualità francescana la sua, semplice e gioiosa: «Dammi, o Gesù, uno sguardo di misericordia mentre io te ne do uno d’amore». Grande fu la sua devozione mariana, specie con la recita del S. Rosario, e all’Eucaristia: «La Santa Messa è la catena d’oro che unisce strettamente Dio e l’anima».
Fondamentali per conoscere Suor Leonarda sono le memorie della segretaria del cuore, suor Maria Maddalena Araldi, e le lettere indirizzate allo scolopio Padre Atanasio Canata. La sua tomba, insieme a quella di alcune consorelle, è nella chiesa della Casa Madre a Diano Castello. In un piccolo museo sono conservati i suoi ricordi.
Il 13 maggio 1989 il Papa san Giovanni Paolo II autorizzò la promulgazione del decreto col quale madre Leonarda veniva dichiarata Venerabile.
La sua eredità oggi
Negli anni successivi alla fondazione le Suore Clarisse della SS. Annunziata hanno continuato la missione educativa anche in altre diocesi d'Italia con scuole, orfanatrofi, laboratori, convitti femminili e attività parrocchiali di catechesi e animazione liturgica sostenute e animate da nuove vocazioni. Nel 1953, a cento anni dalla fondazione dell'opera, ottennero da parte della Chiesa il Riconoscimento Pontificio.
Con la crisi vocazionale, purtroppo, gradatamente, quasi tutte le opere furono chiuse, arrivando alla necessità di unirsi ad un altro istituto per assicurare così la presenza religiosa nella Casa Madre a Diano Castello e la continuità dell'opera educativa con la scuola a Diano Marina.
Un lungo e non facile cammino di ricerca di una congregazione che fosse in sintonia con la nostra spiritualità e il carisma educativo ebbe inizio nel 2005. Tra i numerosi istituti incontrati ci fu, nel 2015, la risposta della Madre Generale della Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato di Napoli, fondate da santa Maria Cristina Brando, che accolse la loro richiesta, iniziando così con loro una serie di contatti e scambi che ci portarono a raggiungere la fusione con decreto canonico firmato in data 1° novembre 2020.
Inizia così per le Clarisse della SS. Annunziata un nuovo cammino accompagnato dalla Chiesa, che lo ha incoraggiato sin dagli inizi, con l'auspicio che si possa continuare ad offrire alla Chiesa la testimonianza e un generoso servizio, specie nel campo dell'educazione della gioventù.
Sarà ora impegno di entrambe le congregazioni far risplendere nella Chiesa il carisma sempre attuale di madre Maria Leonarda e di santa Maria Cristina, nel desiderio anche del raggiungimento della beatificazione di madre Maria Leonarda.
Preghiera
O Dio che hai guardato con amore di predilezione la Venerabile Suor Maria Leonarda Ranixe chiamandola a consacrare totalmente a te la sua vita per dedicarsi con ardente amore all’educazione ed istruzione della gioventù, ti chiediamo di glorificarla, concedendoci, per sua intercessione, la grazia che con fede imploriamo...
Gloria al Padre...
Con approvazione ecclesiastica
Solennità dell’Annunciazione 2017
† monsignor Guglielmo Borghetti, vescovo di Albenga-Imperia
Per ricevere biografia e immagini rivolgersi a:
Suore Clarisse della SS. Annunziata – Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato
Piazza Ranixe 1
18013 Diano Castello (IM)
E-mail: clarisseannunziata@virgilio.it
sito web: www.clarisseannunziata.it
Autore: Daniele Bolognini ed Emilia Flocchini
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