Sacerdote mercedario, San Pietro di San Dionigi, era di origine francese. Nel 1247 nominato redentore assieme al nobile catalano, Beato Bernardo de Prades, andarono in questo stesso anno, a Tunisi dove liberarono 209 schiavi, ma per mancanza di denaro, non poterono redimerli tutti pur trovandosi in urgente necessità di essere liberati. Visto ciò, il Beato Bernardo ritornò in Spagna portando i liberati, mentre S. Pietro restò in Africa per sostenere la fede di quegli sventurati ed impedire che la rinnegassero. Fu tanto il suo ardore e zelo nella predicazione, che causò l’indignazione del Re di Tunisi, Maometto Alicur il quale lo fece arrestare e consegnare ai giustizieri. Preso a bastonate ed altri maltrattamenti, per le vie della città, fu poi portato fuori le mura e dopo averlo decapitato il suo corpo venne bruciato e le ceneri sparse al vento, era sempre l’anno 1247. L’Ordine lo festeggia il 6 febbraio.
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