Nascita e infanzia
Eladio Mozas Santamera nacque il 18 febbraio 1837 a Miedes de Atinenza, Guadalajara da José Mozas Martínez e Mónica Santamera Serrano. Tre mesi dopo la sua nascita, suo padre morì. La madre con il piccolo Eladio andò a vivere ospite di un prete, don José Santamera ad Aguilar de Anguita, fino alla sua morte. Nel 1845, sua madre si risposò con il vedovo Sebastián del Molino, e dodici anni dopo morì di cancro.
Sacerdote, parroco e professore
Manifestato il suo desiderio di diventare sacerdote, nel dicembre 1862 ottiene il Dottorato di Teologia nell’Università Central. Dopo gli studi canonici, nell’aprile 1865 Eladio Mozas Santamera, fu ordinato sacerdote. Apparteneva alla diocesi di Plasencia.
In qualità si sacerdote fu parroco, professore in seminario, canonico penitenziario e direttore spirituale delle suore Agostiniane Recollete di Serradilla, "a cui scrisse ben 549 lettere di alto contenuto teologico e mistico e di grande bellezza letteraria.
Eladio Mozas Santamera è stato un sacerdote esemplare, capace di accogliere nel suo cuore le sfide e le esigenze dell'umanità del suo tempo.
Missionario apostolico
Con la convinzione di agire come "mediatore tra Dio e gli uomini", si è dedicato per molti anni alla predicazione apostolica come missionario rurale, viaggiando con altri due compagni, Don Leandro Muñoz de la Peña e Don José Barbero in tutte le città e i villaggi della diocesi di Plasencia.
Il suo insegnamento era basato sull'esemplarità evangelica e su un preciso motto: "un buon esempio vale più di 100 sermoni".
Nei suoi viaggi e nella sua predicazione aveva una massima attenzione per gli ammalati, si prodigava senza sosta con chiunque incontrava comunicando attraverso una forza interiore. Viaggiava in continuazione per avvicinare più anime possibili alla gioia del paradiso.
Confessore indefesso e uomo di preghiera
Don Eladio era un confessore indefesso, infatti, aveva una grande capacità di ascolto, tanto che stava ad ascoltare le persone anche per ore. E una volta quando gli fecero notare gli inconvenienti di questa procedura, lui candidamente rispose: "Guarda, amico, in tutto questo tempo non avrò mai pronunciato che solo quattro parole, perché sono stato solo ad ascoltare".
Era un uomo preghiera, che voleva scoprire “Dio attraverso la storia umana di ogni giorno”
Fondatore delle Suore Giuseppine della Santissima Trinità
Mosso dalla vocazione di aiutare le persone più svantaggiate, nei loro bisogni, il 18 febbraio 1886 don Eladio Mozas Santamera fondò l’istituto delle Suore Giuseppine della Santissima Trinità di Plasencia.
Sotto la direzione di Eladio Mozas, un gruppo di donne dedicate alle opere di beneficenza nella città spagnola di Plasencia, decisero di riunirsi e formare un nuovo istituto di vita consacrata, al fine di continuare il loro lavoro a servizio dei più bisognosi in un modo più organizzato.
Le prime quattordici religiose del gruppo indossarono l'abito religioso, e diedero origine alla Congregazione delle Suore Giuseppine della Santissima Trinitarie conosciute come le Trinitarie Giuseppine.
La congregazione ha quindi come scopo la glorificazione della Santissima Trinità , secondo lo stile della Sacra Famiglia. Alla scuola della Sacra Famiglia le suore s’impegnavano nell’aiutare le famiglie della citta nei loro bisogni, di istituire delle scuole per i giovani e di accompagnare ogni persona nel loro lavoro.
In questo senso le suore si dedicano all'istruzione dei giovani in ogni istituzione educativa, e fedeli al carisma originario, dovevano svolgere qualsiasi attività caritativa a favore delle persone più svantaggiate, nelle case per anziani e negli ospedali.
Attraverso una loro spiritualità specifica servono la Chiesa cattolica delle aree rurali, nella catechesi parrocchiale e nell'accompagnamento dei giovani.
La cronaca della congregazione Josefino-Trinitaria riporta che a "D. Eladio, il fondatore, furono affidate le incombenze più difficili e meno remunerative. Tutti ammiravano la sua pazienza, la sua umiltà, la sua semplicità e la gentilezza. Era un sacerdote che si contraddistinse per la solida pietà, per la sua incondizionata carità e la sua saggia accondiscendenza verso tutti. Buono con i poveri era considerato un santo sacerdote.
Morte
Gli ultimi anni della sua vita li spese in favore dell’Istituto religioso da lui fondato. Visse dieci lunghi anni di particolare impegno nella formazione delle Suore Josefinas Trinitarie, per poter conservare il carisma originario dell’Istituto, Don Eladio Mozas Santamera, il giorno 18 marzo 1897, morì a Plasencia (Cáceres). Aveva solo 60 anni.
Processo di canonizzazione
Su richiesta delle suore della Congregazione, il 12 novembre 1990 si è avuto il nulla osta, per l’apertura del processo per la canonizzazione di don Eladio Eladio Mozas Santamera. Il processo diocesano, aperto il giorno 1 giugno 1991 è stato chiuso il 26 novembre 1994. Il giorno 3 febbraio 1995 è stato emesso il decreto per la validità del processo diocesano. Dopo il pronunciamento dei cardinali, il 27 marzo 2013 è stata dichiarata l’eroicità delle virtù e Papa Francesco ha dichiarato venerabile Eladio Mozas Santamera
Preghiera per la beatificazione
Te alabamos, Padre, /porque nos amas con amor providente y misericordioso.
Te bendecimos, Jesús,/ porque eres nuestro hermano y salvador.
Te glorificamos, Espíritu Santo,/ porque habitas en nuestros corazones.
Te damos gracias, Dios nuestro, /porque has enriquecido a tu Iglesia / con el Carisma Josefino Trinitario / a través de tu siervo Eladio Mozas.
Concédenos por su intercesión la gracia que te pedimos....
Y que su santidad, reconocida por la Iglesia, / sea para todos una luz / que nos invite a dar Gloria a la Trinidad en Cristo Jesús, / y a ser testigos de una vida de familia: /sencilla en su vivir / abierta a Dios / disponible para el hermano.
Te lo pedimos, Padre, por Jesús, María y José.
Ti lodiamo, Padre, / perché ci ami con amore previdente e misericordioso.
Ti benediciamo, Gesù, / perché tu sei nostro fratello e salvatore.
Ti glorifichiamo, Spirito Santo, / perché vivi nei nostri cuori.
Ti ringraziamo, nostro Dio, / perché hai arricchito la tua Chiesa / con il carisma Josefino Trinitario / attraverso il tuo servo Eladio Mozas.
Concedici per sua intercessione la grazia che ti chiediamo ....
E che la loro santità, riconosciuta dalla Chiesa, sia per tutti una luce / che ci invita a dare gloria alla Trinità in Cristo Gesù, / e ad essere testimoni di una vita familiare: / semplice nella loro vita / aperta a Dio / disponibile per il fratello.
Te lo chiediamo, Padre, per Gesù, Maria e Giuseppe.
Autore: Mauro Bonato
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