Il secondo venerdì d'estate, la chiesa caldea e quella assira ricordano mar Mari, apostolo della Siria, della Mesopotamia e della Persia.
Le fonti che narrano la vita di Mari, discepolo di Addai, che sarebbe stato il primo dei settanta(due) discepoli inviati in missione da Gesù, sono tardive e contraddittorie. Con esse ciò che si vuole tuttavia ricordare e affermare è l'origine antichissima delle chiese siro-orientali.
Secondo la tradizione, Mari fu scelto da Addai per continuare la sua missione evangelizzatrice nell'oriente. Ricevuto tale mandato, egli percorse la Mesopotamia orientale, spingendosi a predicare sino ai contrafforti dell'altopiano dell'Iran.
A lui si deve la fondazione delle sedi episcopali di Nisibi, di Kaškar e l'evangelizzazione della regione di Seleucia-Ctesifonte.
Ad Addai e Mari è attribuita una delle più antiche anafore eucaristiche, tuttora in uso nelle liturgie siro-orientali.
I due apostoli sono ricordati insieme in varie regioni orientali, in date che variano da una zona all'altra; la festa più importante è forse quella che si celebra in Iraq e in Kurdistan il 5 di agosto, con una ricca liturgia propria.
Degno di gloria da tutte le bocche e di rendimento di grazie da tutte le lingue è il Nome adorabile e glorioso del Padre, del Figlio e dello Spirito santo, che creò il mondo con la sua grazia e i suoi abitanti con la sua misericordia; salvò gli uomini con la sua compassione e fece grande grazia ai mortali.
Ti conoscano tutti gli abitanti della terra, poiché tu solo sei Dio, padre di verità! Tu hai mandato il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio e tuo amato, e lui, nostro Signore e nostro Dio, ci ha insegnato, per mezzo del suo Evangelo vivificante, tutta la purezza e la santità dei profeti, degli apostoli, dei martiri, dei confessori, dei vescovi, dei presbiteri, dei diaconi e di tutti i figli della chiesa santa e cattolica, coloro che sono segnati dal santo battesimo.
(Dall'Anafora degli apostoli Addai e Mari)
Fonte:
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www.monasterodibose.it
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