Cosma Muñoz Pérez nacque a Villar del Rio (Spagna) nel 1573. Anche se non conosciamo il giorno della sua nascita, sappiamo che fu battezzato il 19 aprile 1573, nella parrocchia di Santa Maria del
Vado a Villar del Rio.
Giovanissimo, si sente incline alle armi e si reca a Malaga, città famosa per il suo porto, dove si arruola nelle galere reali. A Malaga rimase per quattro anni, fino a quando, a causa di una malattia, si ritirò dalla milizia e trovò lavorò come impiegato presso un notaio pubblico. Successivamente, nel 1593 prese servizio come segretario di provvisione delle galee.
L'ambiente militare di Malaga lo aveva distolto da ogni pratica cristiane che aveva conosciuto da bambino ed iniziò una vita sregolata.
La grave malattia che contrasse lo fece riflettere sulla sua vita e, riconoscendo che aveva intrapreso fino a quel momento una strada di vita sbagliata, nel 1599 si reca dalla Vergine delle Vittorie, patrona di Malaga, alla quale si affida e alla quale promette di cambiare vita se gli fosse stata concessa la guarigione.
Guarito dalla sua malattia e deciso a cambiare vita, Cosma Muñoz Pérez vende tutti i suoi averi e distribuì il denaro ai poveri.
Privato di tutti i suoi beni, decise di intraprendere un cammino di conversione e di mettersi a servizio di Dio. Lasciata Malaga, si recò a Córdoba, verso il convento di Arruzafa, dell'ordine francescano, per essere ammesso nella comunità.
I francescani lo respinsero a causa del sovrannumero di fratelli laici nella comunità e perché non conosceva il latino.
Sotto la guida spirituale del gesuita padre Miguel Pérez, e dopo un periodo di discernimento, Cosma Muñoz Pérez decise di intraprendere la strada del sacerdozio.
Nel 1607, dopo aver concluso gli studi fu ordinato sacerdote.
Da allora, si dedicò all’apostolato sacerdotale, all’assistenza ai bisognosi, alla cura dei malati e alla conversione delle donne pentite raccolte nel convento di Santa Maria Egipciaca.
A Córdoba, c’era un istituto fondato da Isabel de la Cruz dove erano accolte le ragazze orfane e povere.
Dopo la morte di Isabel de la Cruz, nel 1609, il Vescovo di Córdoba, Mons. Diego de Mardones, gli affidò il compito di occuparsi di quelle bambine orfane, continuando l’Opera e ponendole sotto il patrocinio di Nostra Signora della Misericordia.
Don Cosma Muñoz Pérez si mise completamente a disposizione di quell’opera educativa. Cercò alcune donne buone, determinate e colte per istruire e formare ragazze orfane.
Con spirito di sacrificio, Cosma Muñoz Pérez iniziò ad elemosinare per sostenere l’Opera. Con l’appoggio del Re di Spagna Filippo III, riuscì a riorganizzarla, fondando un collegio con una struttura più adeguata e annettendo ad esso la chiesa di Nostra Signora della Pietà.
Nacque così la prima scuola per le ragazze giovani di Córdoba, dove esistevano solo scuole private e maschili.
Don Cosma Muñoz Pérez dedicò la sua vita all’istruzione e all’assistenza materiale e spirituale delle orfane e delle donne abbandonate, all’epoca reiette dalla società e molto spesso destinate alla prostituzione.
A tale scopo diede vita alla Congregazione religiosa delle Figlie del Patrocinio di Santa Maria.
Ma l’origine dell’attuale congregazione religiosa, sarà segnata dalla nascita di due opere apostoliche distinte e di due collegi: “Ntra. Mrs. de la Piedad "(Córdoba, 1607) e" Jesús, María y José "(Villafranca, 1712), dedicati all'istruzione e alla formazione completa delle ragazze e delle donne del loro tempo e che erano il settore più emarginato della società.
Queste scuole, fondate rispettivamente da padre Cosma Muñoz Pérez e Luis Pérez Ponce, erano autonomi e indipendenti, ma entrambi servirono da modello per creare nuove fondazioni in varie città della provincia di Córdoba. Queste scuole avevano come denominatore comune: che erano istituzioni educative libere, dedite all'insegnamento delle donne e alla loro formazione cristiana, per renderle membri attivi della società che potevano vivere in libertà senza dipendenza culturale ed economica dagli uomini.
Cosma Muñoz Pérezra era un uomo di Dio, impavido e coraggioso, sa che conosceva il valore preghiera, rafforzato dal sacrificio e dalla penitenza. Era convito che attraverso la forza e all’amore che attingeva nella celebrazione dell'Eucaristia, non doveva temere nulla e nessuno.
Uomo di fede sapeva riconoscere la presenza di Dio in ogni circostanza ordinaria che lo avrebbe sostenuto davanti ad ogni difficoltà.
Era devoto al SS. Sacramento e alla Vergine Maria.
“La speranza del Servo di Dio – come riportato nel sito ufficiale della Congregazione delle Cause dei santi - si fondava sulla fede eroica. Viveva un’autentica fiducia nella bontà di Dio. La sua speranza si manifestò particolarmente nelle difficoltà che si trovò ad affrontare, sia dal punto di vista economico sia come peso morale per la responsabilità che aveva nei confronti di tante orfane e donne disagiate. L’amore che il Servo di Dio nutriva verso Dio era profondo e appassionato e si manifestava chiaramente nelle sue opere e nel suo modo di agire. L’attività caritativa da lui intrapresa fu significativa. Oltre all’Istituzione che assunse e organizzò a favore delle orfane, il Servo di Dio fu disponibile verso tutti. Con grande spirito di sacrificio e con esemplare abnegazione ogni giorno si recava a chiedere risorse e denaro per le opere che gli erano state affidate e per quanti nella necessità ricorrevano a lui. Aveva grande cura anche per i malati e per i carcerati, che visitava di frequente. Soprattutto si prendeva cura dei malati abbandonati e maggiormente bisognosi di aiuto”.
Cosma Muñoz Pérez morì in concetto di santità a Córdoba, il 3 dicembre 1636, con il riconoscimento di ecclesiastici e secolari, e con l'affetto e la venerazione dell'intera città di Córdoba.
Il processo per la beatificazione di don Cosma Muñoz Pérez ottenne il nulla osta il 21 gennaio 2014.
L’inchiesta diocesana aperta a Córdoba il 19 maggio 2014 si concluse, il giorno 1 ottobre 2016.
In data 18 marzo 2021, con l’approvazione delle virtù eroiche del servo di Dio, papa Francesco ha dichiarato venerabile Cosma Muñoz Pérez.
Autore: Mauro Bonato
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