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Beato Paolo Segalà Solé Sacerdote e martire

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Montgai, Urgell, Lérida, Spagna, 18 ottobre 1903 - Lérida, Spagna, 20 agosto 1936

Pablo (in catalano, Pau) Segalà Solé nacque il 18 ottobre 1903 a Montgai in Catalogna, nel territorio della diocesi di Urgell. A quattordici anni, nel 1917, entrò nel Seminario francescano di Balaguer, ma passò a quello diocesano due anni più tardi. Fu ordinato sacerdote il 2 giugno 1928. Ricoprì vari incarichi nei pressi di Lérida. Allo scoppio della guerra civile, nel luglio 1936, si trovava a Montroig come tesoriere. Cercò rifugio tornando a Montgai dalla famiglia, dov’era arrivato anche suo fratello Francisco, religioso carmelitano scalzo col nome di padre Francesco dell’Assunzione. I due fratelli si tennero nascosti per qualche tempo, poi si consegnarono al locale Comitato rivoluzionario perché i loro familiari erano stati minacciati di morte, se loro non si fossero presentati. Furono imprigionati e portati nella città di Lérida, dove vennero nuovamente incarcerati. Il 20 agosto vennero estratti dalla prigione insieme a padre Silverio di San Luigi Gonzaga, anche lui carmelitano scalzo, e con lui fucilati di fronte a una fossa comune nel cimitero cittadino. Inclusi nella causa di beatificazione che comprendeva altri due confratelli Carmelitani Scalzi e il già citato padre Silverio, vennero beatificati a Tarragona il 13 ottobre 2013, sotto il pontificato di papa Francesco.



Pablo (in catalano, Pau) Segalà Solé nacque il 18 ottobre 1903 a Montgai, nella comarca di Noguera in Catalogna e in diocesi di Urgell, da José Segalà Sorribes e Cecilia Solé Massana. Ricevette il Battesimo quattro giorni dopo, il 22 ottobre, nella parrocchia di Montgai.
A quattordici anni, nel 1917, entrò nel Seminario francescano di Balaguer, capoluogo di Noguera, dove frequentò i primi due anni di latino. Nel 1919 passò al Seminario di La Seu d’Urgell, dove proseguì gli studi di latino, filosofia (1921), teologia (1923) e morale (1927-1928).
Il 2 giugno 1928 fu ordinato sacerdote nella chiesa del Santo Cristo di Balaguer. Sei giorni dopo, l’8 giugno 1928, venne nominato vicario di Tèrmens presso Lérida. Nell’anno successivo, il 18 giugno 1929, fu nominato tesoriere di Linyola e il 30 ottobre vicario maestro di Albesa, sempre a Lérida. Il 16 giugno 1931 divenne vicario de La Cardosa e, il 17 dicembre 1933, tesoriere di Montroig.
Lo scoppio della guerra civile nel luglio 1936 lo indusse a cercare rifugio presso la sua famiglia a Montgai, dove arrivò poi anche suo fratello Francisco, religioso carmelitano scalzo col nome di padre Francesco dell’Assunzione.
I due fratelli si nascosero per alcuni giorni, ma intorno al 20 agosto i miliziani vennero a cercarli: se entrambi non si fossero presentati al Comitato cittadino, i loro familiari sarebbero stati uccisi. Di fronte a tale minaccia, decisero di consegnarsi. Furono imprigionati e portati nella città di Lérida, dove vennero nuovamente incarcerati.
Il 20 agosto vennero estratti dalla prigione insieme a padre Silverio di San Luigi Gonzaga, anche lui carmelitano scalzo. Vennero quindi fucilati di fronte a una fossa comune nel cimitero cittadino. Lo stesso giorno avvenne la fucilazione di altre settantasette persone tra religiosi e sacerdoti; vennero tutti sepolti nella fossa comune.
Don Pablo, padre Francesco e padre Silverio furono inclusi nella stessa causa di beatificazione e canonizzazione, che comprendeva anche padre Giovanni di Gesù e fra Bartolomeo della Passione, della comunità dei Carmelitani Scalzi del santuario di Santa Teresa del Bambino Gesù a Lérida.
La fama del loro martirio diffusa nella comunità ecclesiale portò, dopo l’ottenimento del relativo nulla osta, allo svolgimento del processo informativo che si svolse tra il 1952 e il 1954 presso la diocesi di Lérida. La validità di tale processo venne riconosciuta con decreto del 31 gennaio 1992.
Dopo la presentazione della “Positio super martyrio” alla Congregazione delle Cause dei Santi, nel 2000, si tenne la riunione particolare dei Consultori teologi il 4 dicembre 2010, che espressero parere favorevole.
I cardinali e i vescovi membri della Congregazione, riuniti in sessione ordinaria il 7 maggio 2013, riconobbero che i quattro carmelitani scalzi e il sacerdote diocesano erano stati uccisi per la loro fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Il 3 giugno 2013 papa Francesco autorizzò la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante il loro martirio.
La loro beatificazione venne celebrata presso il Complesso Educativo di Tarragona il 13 ottobre 2013, presieduta dal cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, come delegato del Santo Padre. Nella stessa celebrazione furono elevati agli altari in tutto cinquecentoventidue martiri spagnoli del XX secolo, la cui memoria liturgica venne fissata al 6 novembre.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2021-05-08

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