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Sant' Ottaviano di Cartagine e compagni Martiri
Festa:
22 marzo
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V sec.
Nel 484 Unnerico, re dei Vandali, scatenò una furiosa persecuzione contro i cattolici, rei di non aderire alle teorie ariane. Secondo la narrazione di Vittore di Vita le vittime furono numerosissime specie nel clero cartaginese: chi subí durissimo martirio, chi fu esiliato. Tuttavia questo scrittore africano, contemporaneo dei fatti, pur elencando nomi di vescovi, sacerdoti e diaconi martirizzati o esiliati, non fa alcun cenno ad Ottaviano. Il nome di questo martire invece, appare in Gregorio di Tours con una notizia assai sommaria e generica: nella persecuzione scatenata da Unnerico, oltre ai vescovi Eugenio di Cartagine e Vindemiale, vennero martirizzati nella stessa Cartagine Ottaviano, arcidiacono, e molte migliaia di uomini e donne (484). E' difficile stabilire la veridicità di questa informazione pur tenendo presente che molti esiliati dall'Africa trovarono ospitalità in territorio franco. Negli antichi martirologi medievali questo nome non appare. Il Molano (ed altri dopo di lui), nelle aggiunte al Martirologio d'Usuardo, lo inserí al 22 marzo, data in cui fu accolto nel Martirologio Romano.
Etimologia: Ottaviano = figlio di Ottavio
Emblema: Palma
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Nel 484 d.C., il regno del re vandalo Unnerico in Africa settentrionale era segnato da una feroce persecuzione contro i cristiani cattolici. Unnerico, fervente sostenitore dell'arianesimo, considerava eretica la fede cattolica e impose la sua religione con durezza, scatenando un'ondata di sofferenza e martirio.
Nonostante la gravità degli eventi, la figura di Sant'Ottaviano di Cartagine e dei suoi compagni martiri rimane avvolta in un alone di incertezza. Vittore di Vita, storico africano contemporaneo alle persecuzioni, pur offrendo un resoconto dettagliato dei martiri del clero cartaginese, non menziona Ottaviano.
L'unica menzione di Sant'Ottaviano si trova nella Historia Francorum di Gregorio di Tours, scritta circa un secolo dopo gli eventi. Gregorio riporta che, durante la persecuzione di Unnerico, a Cartagine subirono il martirio l'arcidiacono Ottaviano, i vescovi Eugenio e Vindemiale, e una moltitudine di fedeli, senza però fornire dettagli specifici.
La mancanza di informazioni precise rende difficile confermare la storicità di Sant'Ottaviano. La sua assenza nei martirologi medievali rafforza il dubbio. Tuttavia, l'esilio di molti cristiani africani in territorio franco, dove la memoria dei martiri era viva, potrebbe aver contribuito alla diffusione della sua venerazione.
Nonostante le incertezze storiche, la Chiesa cattolica ha inserito Sant'Ottaviano e compagni nel Martirologio Romano, fissando la loro memoria liturgica al 22 marzo.
Autore: Franco Dieghi
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