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Il Martirologio siriaco del IV secolo commemora il 10 nisan (aprile) un santo martire di nome Apollonio, che nel Martirologio Geronimiano è detto anche presbitero. In quest’ultimo, poi, ad Apollonio seguono altri cinque nomi che paiono evidentemente essere ripetizioni di latercoli precedenti o posteriori e che Usuardo interpretò come compagni di martirio di Apollonio. Da Usuardo passarono dunque al Martirologio Romano, con la specificazione che tutti e sei sarebbero stati annegati in mare sotto Massimiano. L’ultima edizione del Martirologio Romano, approvata da San Giovanni Paolo II all’alba del terzo millennio, si limita però a citare il solo Apollonio, qualificandolo quale sacerdote e martire, collocandolo ad Alessandria d’Egitto e mantenendolo nella data tradizionale del 10 aprile.
Martirologio Romano: Ad Alessandria d’Egitto, sant’Apollonio, sacerdote e martire.
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La figura di Sant'Apollonio d'Alessandria, sacerdote e martire, si staglia sullo sfondo del IV secolo, avvolta in un alone di leggenda che ne rende la vita un enigma affascinante. La sua memoria è fissata al 10 aprile, giorno in cui la Chiesa cattolica ne celebra il martirio, avvenuto sotto il regno di Massimiano (286-305).
Le fonti storiche affidabili su Sant'Apollonio sono purtroppo esigue. Il Martirologio siriaco del IV secolo lo menziona come martire il 10 nisan (aprile), mentre il Martirologio Geronimiano lo identifica come presbitero e aggiunge altri cinque nomi, forse frutto di confusioni o duplicazioni. L'ultima edizione del Martirologio Romano, approvata da San Giovanni Paolo II, si limita a citare il solo Apollonio come sacerdote e martire di Alessandria d'Egitto, confermando la data del 10 aprile per la sua commemorazione.
Manca una passio autentica che narri la sua vicenda, e la leggenda si intreccia con la storia, rendendo difficile discernere la realtà dalla fantasia. La tradizione narra che Apollonio, sacerdote di Alessandria, subì diverse torture per la sua fede cristiana durante il regno di Massimiano. Flagellazione, esposizione al fuoco e altre atrocità non riuscirono a piegare la sua volontà. Rifiutandosi di abiurare il Cristianesimo, fu condannato all'annegamento in mare, suggellando con il suo sangue la sua fedeltà a Dio.
Nonostante la scarsità di informazioni storiche, il culto di Sant'Apollonio si è diffuso in diverse parti del mondo. La sua figura ispira i fedeli con la sua forza d'animo e il suo esempio di dedizione a Dio. L'iconografia lo raffigura in abiti sacerdotali, con una palma del martirio in mano e, in alcuni casi, con una tenaglia, simbolo del suo martirio.
La devozione a Sant'Apollonio è particolarmente sentita dai dentisti, che lo considerano il loro patrono in riferimento alla leggenda che narra lo strappo dei suoi denti durante il martirio.
Autore: Franco Dieghi
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