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San Genesio di Clermont Vescovo
Festa:
3 giugno
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† 650 circa
Dapprima arcidiacono, assunse la carica episcopale divenendo mentore di Proietto, futuro santo, a cui offrì una formazione esemplare. La sua fama di "pontifex nobilissimus" riecheggia nella Vita di San Bonito, opera coeva che ne sottolinea la nobiltà d'animo. Genesio impiegò le proprie ricchezze per edificare la chiesa di San Sinforiano, destinata a divenire il suo luogo di sepoltura, e un ospedale per i bisognosi. La sua opera filantropica si completò con la fondazione del monastero di Manglieu, su terreni di sua proprietà.
Martirologio Romano: A Clermont-Ferrand in Aquitania, in Francia, san Genesio, vescovo, il cui corpo fu deposto a Manglieu nella chiesa del monastero da lui stesso fondato con l’annesso ospizio.
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La lista espiscopale di Clermont in Alvernia fa menzione di Genesio (lat. Genesius; fr. Genès, Genet) come ventunesimo vescovo di quella sede dopo san Gallo II il cui episcopato si colloca alla metà del VII secolo, e prima di Gyroind, iscritto sul privilegio di Emmone di Sens per St-Pierre-le-Vif (660 circa).
La vita di san Proietto, uno dei suoi successori (morto circa nel 676), scritta da un contemporaneo, riferisce che Genesio arcidiacono, poi vescovo, diede a Proietto giovinetto un'accurata educazione ("paternale affectu cum omnia diligenti enutrivit ac erudivit") facendolo in seguito suo consigliere e dispensatore delle sue elemosine ai poveri.
La Vita di san Bonito (circa 623-706), altro vescovo di Clermont, anch'essa opera di un contemporaneo, chiamato Genesius nobilissimus pontifex.
Usufruendo del suo patrimonio Genesio costruì a Clermont una chiesa dedicata a san Sinforiano, dove fu sepolto e che portò in seguito il suo nome. Fondò anche una chiesa dedicata a san Sinforiano, dove fu sepolto e che portò in seguito il suo nome. Fondò anche un ospedale ed un monastero chiamato Manglieu, su un suo terreno personale ad una trentina di chilometri da Clermont.
La sua diocesi ne ha fissato la festa il 3 giugno. Il bollandista G. Henskens ha pubblicato una leggenda assai tardiva di Genesio. Di famiglia senatoriale egli avrebbe dapprima rifiutato l'episcopato, poi pensò di chiedere a Roma il permesso di farsi eremita, ma i suoi fedeli non lo permisero.
Autore: Paul Viard
Fonte:
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