I più antichi calendari del monastero di Condat, oggi St.-Claude (Giura), contengono il nome di un Justus, col titolo di santo. La sua festa si celebrava, fin dai tempi più antichi, il 6 luglio. Tuttavia, le notizie storiche su questo personaggio sono scarse. Una parte delle sue reliquie fu trasferita nel secolo IX a Salaise (Isère) dove si trovano ancor oggi. San Pio X ne confermò il culto nel 1903.
Martirologio Romano: Nel territorio di Condat presso il massiccio del Giura in Francia, san Giusto, monaco.
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Nel cuore del massiccio del Giura, in Francia, risuona il nome di San Giusto di Condat, monaco avvolto nel mistero e nella venerazione. La sua figura, seppur tratteggiata da frammenti agiografici, emerge come faro di fede e devozione, illuminando i secoli con la luce della sua santità.
Le antiche carte del monastero di Condat, oggi noto come Saint-Claude, custodiscono il suo nome, insignito del titolo di santo. Fin dai tempi più remoti, il 6 luglio si celebrava la sua memoria, alimentando il culto di un uomo pio e dedito alla vita monastica.
Tuttavia, le informazioni biografiche su San Giusto sono frammentarie, quasi evanescenti come le nebbie che avvolgono le sue montagne. La storia ci consegna solo echi della sua esistenza, sussurri di un monaco che dedicò la sua vita alla preghiera e alla contemplazione in quel territorio di Condat.
Nonostante la scarsità di dettagli, la devozione a San Giusto non ne è stata intaccata. Anzi, nel corso dei secoli la sua fama si è diffusa, tanto che nel IX secolo una parte delle sue reliquie fu traslata a Salaise, dove ancora oggi riposano.
Nel 1903, papa Pio X confermò ufficialmente il culto di San Giusto, elevandolo a testimone illustre della fede cristiana. La sua figura, seppur avvolta nel mistero, continua ad ispirare e a richiamare i fedeli alla contemplazione del divino e alla dedizione alla vita spirituale.
Autore: Franco Dieghi
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