Martirologio Romano: A Ratzeburg nell’Alsazia, ora in Germania, sant’Ansuero, abate e martire, che fu lapidato con altri ventotto monaci dai Vinédi insorti contro i predicatori della fede cristiana.
|
Nato a Schleswig, fu monaco e poi abate del monastero benedettino di San Giorgio, a Ratzeburg, e zelante apostolo del cattolicesimo presso gli Slavi. In un assalto di una tribù pagana degli Obodriti fu trascinato su una montagna e lapidato, con ventotto compagni monaci e laici, il 15 luglio 1066. Pregò i carnefici di ucciderlo per ultimo, perché ai compagni non venisse meno, nel momento supremo, il conforto del loro capo spirituale. Morì in ginocchio, sull'esempio di santo Stefano, pregando per i suoi nemici.
Le reliquie di Ansuero furono traslate dal vescovo Evermodo (1154-87) nel Duomo di Ratzeburg (un braccio a Santa Maria in Stade). Il suo culto è attestato da un Officio proprio nei breviari di Schleswig e di Ratzeburg. La Riforma disperse le reliquie e affievolì la venerazione per il santo; ma tuttora, la domenica successiva al 15 luglio, si tiene nel Lauenburg una funzione di ringraziamento per la conversione dal paganesimo al cristianesimo. Presso Ratzeburg si vede una croce di sant'Ansuero, e nel Duomo della città un grande quadro con dodici figurazioni della vita e del martirio del santo. La sua memoria, nell'Ordine benedettino, ricorre il 15 luglio.
Autore: Alfonso M. Zimmermann
Fonte:
|
|
|
|