† 27 agosto 540 (?)
Martirologio Romano: Nella regione dell’Aquitania in Francia nella cittadina che poi da lui prese il nome, san Licerio, vescovo, che, di origine spagnola e discepolo del vescovo san Fausto di Riez, protesse con le sue preghiere la città dall’invasione dei Visigoti.
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La vita di Licerio (Glicerio; lat. Licerius; fr. Lizier), apostolo del Couserans nel V secolo, ci è nota attraverso la notizia che ne dà il ben noto domenicano e inquisitore, Bernard Guy, vescovo di Lodève (morto nel 1331), nel suo Speculum sanatoriale, notizia redatta in base a un ms. del X secolo. Gli autori della Histoire Littéraire de la France hanno ritenuto priva di valore questa notizia per un apparente anacronismo: Licerio infatti vi è detto discepolo di un Fausto di Tarbes, vissuto alla fine del secolo VI e insieme sarebbe stato ordinato prete da san Quinziano vescovo di Rodez all'inizio dello stesso secolo. Senonché ad un esame più attento del testo si vede che il Fausto di cui si parla nella notizia è in realtà san Fausto di Riez, esiliato da Enrico re dei Visigoti in Aire (Aquitania) verso il 478 e morto verso il 485 che, solo erroneamente, è detto di Tarbes. Secondo la notizia dunque Licerio, nato in Spagna, fu discepolo di san Fausto vescovo di Riez che poi seguì in esilio.
Dopo la morte di Fausto, Licerio si recò a Rodez presso san Quinziano che lo ordinò prete. Scelto, infine, come vescovo del Couserans - diocesi soppressa nel 1801 - assistette al concilio di Agde del 506. Il suo episcopato fu sconvolto dalle lotte che opponevano allora i Franchi, stabiliti nella regione dal 507, ai Visigoti, respinti in Spagna, ma che tentavano di riconquistare il paese. La tradizione, quindi, ha posto Licerio tra i vescovi che a quel tempo furono i defensores civitatis.
Licerio sarebbe presumibilmente morto il 27 agosto del 540.
I suoi resti mortali, ritrovati alla fine del IX secolo, vennero custoditi in una nuova chiesa, consacrata nel 1117 da san Raimondo, vescovo di Barbastro, e che fu eretta a cattedrale con un capitolo particolare, sebbene esistesse già come cattedrale la chiesa di Notre-Dame-du-Siège col suo capitolo. Le due cattedrali con i due capitoli coesisterono fino al 1655 quando la seconda fu soppressa.
Il culto di Licerio si diffuse nel Sud della Francia e in Spagna, specialmente a Lérida dove la sua festa era celebrata almeno fin dal secolo XII. A questo titolo egli fu menzionato daU’agiografo Alfonso di Villegas nella sua raccolta Flos Sanctorum pubblicata nel 1578. Il Baronio, nella redazione del Martirologio Romano, si servì di quest’opera commettendo tuttavia l’errore di scambiare per luoghi di morte quelli che erano solo luoghi di culto di parecchi santi. E così dal 1586 il Martirologio pone in Lérida il dies natalis del santo. Licerio ha dato il suo nome al piccolo borgo dell’Ariège la cui chiesa conserva un busto reliquiario, risalente al Rinascimento, un pastorale e una mitra a lui attribuiti, ma in realtà posteriori.
La festa è celebrata il 27 agosto.
Autore: Gérard Mathon
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