Esisto due sue raffigurazioni: nell'affresco del chiostro di S. Pancrazio a Firenze e in una sua immagine nella sacrestia della badia di Ripoli. Egli era un converso vallombrosano vissuto a Vallombrosa al tempo dell’abate Benigno (m. 1236) e condusse vita edificante ligia alla regola monastica. Morì in data imprecisata e Dio ne comprovò la santità liberando degli ossessi durante il suo funerale. Nel maggio 1600 fu ritrovato un sepolcreto presso il campanile di Vallombrosa con le ossa di 10 beati dell’Ordine, tra cui Orlando. Furono esposte al culto il 21 agosto 1600 dal vescovo Alessandro de’Medici. Nel 1604 fu costruita una cappella, ampliata nel 1757, dove tutt’oggi sono venerati i Beati. La memoria liturgica collettiva è il 1 agosto, anche se i martirologi benedettini commemorano il beato Orlando il 20 maggio.
Autore: Don Marco Grenci
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