San Prosdocimo fu il fondatore della chiesa reatina. Il Santo svolse un’intensa opera di propaganda avvicinando al nuovo credo la popolazione. Quando nel secolo diciassettesimo nella Cattedrale di Rieti si cominciò ad edificare una cappella dedicata alla patrona Santa Barbara, il cavalier Lorenzo Ottoni ebbe l'incarico di realizzare quattro statue da collocare nei nicchioni aperti nei pilastri a sostegno della cupola. Lo scultore raffigurò dunque i santi che meglio simboleggiavano la chiesa reatina, e cioè San Francesco, San Prosdocimo, San Nicola da Bari e la Beata Colomba. Ancora oggi le 4 belle statue sono incluse nelle nicchie angolari della cappella. San Prosdocimo vescovo è il fondatore della diocesi di Rieti. Il Santo figura anche nel calendario proprio della diocesi di Rieti, approvato dalla Santa Sede. Nel calendario diocesano, nel quale si celebrano anche i Santi locali (o comunque oggetto di particolare venerazione nella città e nella diocesi), San Prosdocimo è citato il 7 novembre (memoria). In un antico manoscritto, conservato nell’Abbazia di Farfa è detto: “il primo vescovo di Sabina fu San Lorenzo, siro di nazione, il quale consacrò tre chiese fabbricate da San Prosdocimo alla Beatissima Vergine. La prima nella città di Curi, metropoli della Sabina; la seconda al Ponte Celio (Ponticelli); la terza alla Villa, ovvero Horti Salustiani”. Da notare che ancora oggi le tre chiese sopra citate fanno parte della diocesi Sabina e non di quella di Rieti. Negli atti della visita pastorale del Cardinale Carlo Odescalchi nella diocesi Sabina (1833-36), nella parte che descrive le chiese di Ponticelli in Sabina c’è scritto quanto segue. Chiesa cimiteriale della Madonna del Colle “si ha per tradizione che sia stata fondata da San Prosdocimo discepolo di San Pietro…poi questa chiesa consacrata da San Lorenzo Siro primo vescovo della Sabina”. Oggi la chiesa di Santa Maria del Colle è la parrocchiale di Ponticelli.
|