Il suo nome - raro nel Calendario e ancor più raro, oggi, tra i fedeli - era di origine greca, ed era stato portato da almeno un predecessore illustre. Sofronio (cioè, in greco, il " giudizioso ") era stato infatti uno scrittore e studioso nato a Siracusa e vissuto nel VI secolo avanti Cristo. Egli viene addirittura enumerato tra i sette sapienti del mondo antico, accanto a Talete, a Solone, a Cleòbulo, a Chilone e agli altri. Nei calendari, il nome del sapiente greco è ripetuto da due Santi cristiani. Uno, un po' più celebre, viene festeggiato l'Il marzo, ed è detto Sofronio il Sofista, cioè il " saggio ", per la sua conoscenza della filosofia greca. Nato a Damasco, passò vent'anni alla scuola di un eremita, e peregrinò nel deserto egiziano. San Giovanni Elemosiniere, Patriarca d'Alessandria, lo volle al suo fianco nella lotta contro gli eretici orientali, soprattutto contro i Monoteliti. Più tardi, anch'egli divenne Patriarca, a Gerusalemme. Qui, il Vescovo saggio ebbe il profondo dolore di vedere la città santa dei cristiani cadere in mano ai Mussulmani, nel 638. Per alleviare e assistere i suoi figli, egli era pronto a consegnare la sua vita nelle mani degli infedeli. Invece mori di lì a pochi anni, ma non Martire. Anche il Sofronio di oggi visse in ambiente greco, in epoca imprecisata. Sappiamo soltanto che fu Vescovo di Cipro, successore di San Damiano. Sul suo conto, possiamo soltanto ripetere le parole bellissime a lui dedicate dal Martirologio Romano: " Egli fu, in modo ammirevole, protettore dei piccoli, degli orfani, delle vedove; conforto dei poveri e di tutti gli oppressi ". Non è molto: ma è più che sufficiente per garantire la santità dell'antico Vescovo di Cipro, San Sofronio, e giustificare la sua fama, benché limitata.
Fonte:
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Archivio Parrocchia
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