Mirecourt, Francia, 30 novembre 1565 - Gray, Francia, 8 dicembre 1640
Nasce da una famiglia di commercianti il 30 novembre 1565 a Mirecourt in Lorena, una regione indipendente e, in piena Riforma protestante, ancora fedele a Roma. Si presenta all’istituto superiore della Compagnia di Gesù fondato a Pont-à-Mousson, vicino alla capitale Nancy, nel 1579. Quattro anni dopo, ritorna a Pont-à-Mousson per farsi prete; verrà ordinato a Treviri (Germania) nel 1589. Dal 1597 è parroco a Mattaincourt, centro dedito al tessile e soffocato dall’usura. Proprio contro questa piaga si scaglia il nuovo parroco, che cera un fondo per i prestiti agli artigiani. Combatterà anche contro l’ignoranza aprendo delle scuole gratuite per bambini e bambine. Alle bambine si dedica una ragazza di Remiremont, Alessia Leclerq (ora beata Madre Teresa di Gesù). A lei si uniscono poi altre giovani, che daranno vita all’istituto religioso delle «Canonichesse di sant’Agostino». E così sarà per i maestri volontari: diventeranno i «Canonici regolari del Salvatore». Durante la Guerra dei 30 anni Fourier riceve minacce di morte e deve fuggire a Gray. Morirà qui nel 1640. (Avvenire)
Martirologio Romano: A Gray in Burgundia, ora in Francia, dove si era rifugiato come esule, transito di san Pietro Fourier, sacerdote, che scelse la poverissima parrocchia di Mattaincourt in Lorena e la curò mirabilmente, istituì i Canonici regolari del Nostro Salvatore e fondò l’Istituto delle Canonichesse regolari di Nostra Signora per impartire un’istruzione gratuita alle fanciulle.
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I suoi genitori commerciano in tessuti, che all’epoca sono una delle grandi risorse dei lorenesi, come le miniere di ferro e l’agricoltura. Il ducato di Lorena è uno Stato indipendente (sarà unito alla Francia solo nel 1766); nella grande crisi religiosa aperta dalla Riforma di Martin Lutero è rimasta unita alla Chiesa di Roma, diventando anzi un luogo di nuova irradiazione cattolica, con centri di preparazione e di studio destinati a formare sacerdoti meglio preparati.
Nell’istituto superiore della Compagnia di Gesù fondato a Pont-à-Mousson, vicino alla capitale Nancy, si presenta nel 1579 il quattordicenne Pietro Fourier, mandato dai genitori per gli studi classici, fino al 1585. Quattro anni dopo, ritorna a Pont-à-Mousson per farsi prete. Ne esce sei anni dopo, ben ferrato in teologia e in diritto, dopo aver ricevuto l’ordinazione a Treviri (Germania) nel 1589.
La scuola lo ha preparato a lavorare per la riforma cattolica, come l’ha delineata il Concilio di Trento. Può aspirare a mansioni importanti nella Chiesa. Ma per lui l’importanza non sta più nei buoni posti, nelle cariche e nei titoli. Numero uno nella Chiesa, ai suoi occhi, è chiunque comunichi la fede. Numero uno è il parroco, dunque. Ed eccolo parroco, infatti, a partire dal 1597.
La parrocchia è quella di Mattaincourt (vicino a Mirecourt, suo luogo nativo), paese di uomini e di donne specializzati nelle cento maniere del filare, del tessere, del ricamare, maestri di panno e di merletto. Artigiani eccellenti, ma vittime dell’usura. Gli strozzini li inchiodano all’eterna povertà, e sinora nessuno li ha difesi. Ora li difende lui, il parroco Pietro, costituendo un banco di credito che presta denaro agli artigiani senza interessi. Alla lettera, padre Fourier ha creato un fondo per questi crediti, e riesce ad alimentarlo con lasciti ereditari, offerte occasionali, insistendo, alzando la voce in chiesa e fuori.
L’altro nemico pubblico è l’ignoranza. Secondo lui, un parroco degno della sua missione dev’essere il primo a combatterla. E difatti la parrocchia di Mattaincourt vede nascere le scuole gratuite per bambini e bambine, che funzionano con l’aiuto di volontari. Alle bambine si dedica una ragazza di Remiremont, Alessia Leclerq (ora beata Madre Teresa di Gesù), consigliata da padre Fourier, che è il suo direttore spirituale. A lei si uniscono poi altre giovani, che daranno vita all’istituto religioso delle “Canonichesse di sant’Agostino”, sviluppando via via la loro attività e ottenendo i riconoscimenti ecclesiastici. E così sarà per i maestri volontari: diventeranno i “Canonici regolari del Salvatore”. Due comunità presenti e attive anche nel terzo millennio.
Dal 1630 al 1648 si combatte in Europa la guerra dei Trent’anni, con atrocità inaudite, eccidi, saccheggi, torture. Ci sono anche casi di cannibalismo per fame. C’è un cardinale di Santa Romana Chiesa (Richelieu) che sostiene e incoraggia eserciti protestanti contro eserciti cattolici. Anche la Lorena viene invasa da truppe francesi, e il parroco Fourier, che dice la loro ai sovrani e ai porporati, riceve minacce di morte. Deve andarsene, e trova rifugio a Gray, nella Franca Contea che all’epoca è sotto dominio spagnolo. E qui muore, ben prima di veder finire la guerra. Leone XIII lo proclamerà santo nel 1897.
Autore: Domenico Agasso
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