640 – 699 circa
Etimologia: Protasio = preferito, dal latino
Martirologio Romano: In Burgundia nel territorio dell’odierna Svizzera, san Protasio, venerato come vescovo di Losanna.
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San Protasio, festeggiato in data odierna dal Martyrologium Romanum, non è assolutamente da confondere con l’omonimo martire milanese fratello di Gervasio, in quanto fu invece vescovo della città di Lausanne (Losanna), oggi capoluogo del cantone svizzero del Vaud, sulla sponda settentrionale del lago di Ginevra. Non si conoscono però le esatte origini di Protasio: un antico cartulario lo vuole nativo di Vénitie, nome difficilmente interpretabile, forse come Vevey o Venezia. Divenne sacerdote in giovane età ed intraprese faticose opere ascetiche e caritatevoli: dormiva su superfici dure, prolungava le sue veglie, castigava la sua carne, aiutava le vedove e gli orfani e promuoveva la costruzione di case per i più bisognosi. Presso Losanna fece ampliare la vecchia cappella di Saint-Thyrse, trasformandola nella nuova cappella Saint-Maure. Acconsentì inoltre all’edificazione del monastero e della chiesa di Baulmes in onore della Vergine Maria, grazie all’appoggio dei duchi della Borgogna transgiurana, Felice ed Ermentrude. Per la ricostruzione della chiesa madre di Losanna, danneggiata dalle invasioni barbariche, Protasio ottenne il permesso di sfruttare la foresta di Mont Tendre. Recatosi ad aiutare i boscaioli, secondo la leggenda fu colpito mortalmente da un albero mal diretto nella sua caduta. Il suo corpo fu trasportato su una lettiga fatta di fronde sino in un posto ove fu possibile somministrargli una birra, luogo che ancora oggi porta il nome di Bière. Fu poi trasferito a Basuges, odierna Saint-Prex (forse deformazione di Protasio), ed infine a Losanna ove fu sepolto. Sette secoli più tardi le sue spoglie vennero traslate nella cattedrale cittadina, atto a quel tempo corrispontende ad una formale canonizzazione.
Autore: Fabio Arduino
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