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Villarreal, Spagna, 3 marzo 1886 – Castellón-Benicasim, Spagna, 8 settembre 1936
Martirologio Romano: A Villa Real nel territorio di Castellón de la Plana sempre in Spagna, beato Pasquale Fortuño Almela, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori e martire, che per aver testimoniato Cristo fu coronato dal martirio.
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Pascual Fortuño Almela nacque il 3 marzo 1886 a Villarreal, nella provincia spagnola di Castellón ed in territorio dell’allora diocesi di Tortosa (odierna diocesi di Segorbe-Castellón). Fu battezzato il giorno seguente con il nome di Pascual. La sua famiglia non si distingueva che per la pietà, le virtù cristiane e per la sua laboriosità. Pascual frequentò le scuole primarie presso il collegio francescano di Villarreal. All’età di soli dodici anni entrò nel seminano minore francescano di Balaguer, nei pressi di Lérida.
Pascual vestì l’abito francescano il 18 gennaio 1905 mantenendo il nome di battesimo, emise poi la professione semplice il 21 gennaio 1906 ed infine la professione solenne il 24 gennaio 1909. Frequentò gli studi filosofici e teologici nello Studentato Francescano di Onteniente, vicino a Valencia. Ordinato sacerdote a Teruel il 15 agosto 1913, fu poi inviato dai superiori nel seminario minore di Benisa, nei pressi di Alicante. Quattro anni dopo fu destinato al servizio della Custodia di Sant’Antonio in Argentina, che dipendeva dalla Provincia di Valencia, dove esercitò esemplarmente il suo ministero sacerdotale.
Rientrato in Spagna, fu nuovamente impegnato nella formazione. Nel 1931 fu nominato vicario del convento di noviziato di Santo Spirito del Monte, presso Gilet-Valencia, ove lo colse lo scoppio della guerra civile nel 1936.
Da tutti stimato, Padre Pascual fu sempre un esemplare discepolo di San Francesco, fedele ai suoi doveri religiosi e pedagogo modello, abituato a vivere per primo ciò che insegnava agli altri. Nonostante il suo carattere sanguigno, sapeva comunque dominarsi e mostrarsi sempre amabile e accogliente con chiunque. Obbligato dagli eventi politici ad abbandonare il convento, il 18 luglio 1936 si rifugiò presso i suoi familiari a Villarreal. Ai familiari preoccupati per la sua sorte, Pascual assicurava: “Sarà quel che Dio vorrà”, mentre alla nonna diceva: “Non ti preoccupare, avrai un figlio in cielo”.
Il 7 settembre 1936 Padre Pascual fu arrestato ed il giorno seguente fu ucciso sulla strada tra Castellón e Benicasim. Condotto alla fucilazione, le pallottole rimbalzavano sul suo petto e cadevano per terra e l’imputato replicò: “E’ inutile che spariate; se volete uccidermi usate un’arma bianca”. Gli venne perciò affondata una baionetta nel petto. Gli esecutori della sentenza di morte rimasero impressionati a tal punto da esclamare: “Abbiamo fatto male a ucciderlo: era un santo”, “Se è vero che ci sono dei santi, questi è uno di quelli”.
Le sue spoglie furono collocate provvisoriamente nel cimitero di Castellón, sino a quando, liberato il suo paese natale il 3 novembre 1938, vennero ivi traslate. Qui il 12 giugno 1967 vennero esumate e, effettuato il riconoscimento, il giorno seguente trasferite dal cimitero alla chiesa dei francescani, ove trovarono degna collocazione di fronte al presbiterio sul lato destro.
Pascual Fortuño Almela e tre suoi confratelli appartenenti all’Ordine dei Frati Minori furono beatificati l’11 marzo 2001 da Papa Giovanni Paolo II con un gruppo composto complessivamente di ben 233 martiri della medesima persecuzione.
Autore: Fabio Arduino
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