Nacque verso il 770 nel Lionese da famiglia franca di antica nobiltà e nel 788 entrò nel monastero di Fontenelle (S. Vandrille, diocesi di Rouen), dove era abate un suo parente, s. Gervoldo, clic in seguito lo presentò a Carlomagno. Nel Chronicon Fontenellense, da cui traiamo queste notizie, Carlo è chiamato re e non imperatore: l'incontro avvenne, dunque, prima dell'800 e in quell'epoca Ansegiso ricevette da Carlo l'incarico di amministrare il monastero di S. Sisto, presso Reims, e quello di S. Memmio, a Châlons. Nell'807 Ansegiso fu eletto abate di S. Germer-de-Fly e nello stesso tempo Eginardo lo nominò exactor operum regalium, cioè direttore delle fabbriche reali e amministratore del fisco, affidandogli numerose missioni diplomatiche. Nell'817 Ludovico il Pio nominò Ansegiso abate di Luxeuil e nell'823 abate di Fontenelle in sostituzione di Eginardo. Pur accumulando su di sé queste importanti cariche, Ansegiso si adoperò instancabilmente per ottenere il ritorno all'osservanza nei monasteri franchi e soprattutto restaurò moralmente e materialmente Fontenelle, arricchendone la biblioteca e promuovendo l'attività dello scriptorium. Nel quadro di quest'opera di organizzazione si inserisce la più antica raccolta dei capitolari carolingi, i Libri IV Capitularium, raccolti e pubblicati da Ansegiso a Foutenelle nel gennaio dell'827 e che abbracciano gli anni 787-826. La collezione comprende quattro libri e i capitolari importanti sono ordinati secondo il contenuto e secondo la data di pubblicazione, mentre quelli imperfetti o ripetuti trovano posto in tre appendici. L'opera è così divisa: il primo libro comprende i capitolari ecclesiastici di Carlomagno; il secondo quelli di Ludovico il Pio sullo stesso argomento; il terzo quelli di Carlo Magno in materia civile; il quarto quelli di Ludovico il Pio pure in materia civile. J. Du Tillet nel 1548, a Parigi, pubblicò per la prima volta i libri, ma in edizione incompleta e in seguito l'opera di Ansegiso comparve nei Monumenta Germaniae Historica e nella Patrologia Latina PL. Ansegiso, colpito da paralisi, morì nell'833 dopo aver nominato suo esecutore testamentario il vescovo di Beauvais, Ildermano. La sua festa si celebra il 20 luglio.
Autore: Charles Lefebvre
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