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> Home > Sezione Venerabili > Venerabile Damiano da Bozzano (Pio Giannotti) Condividi su Facebook

Venerabile Damiano da Bozzano (Pio Giannotti) Sacerdote cappuccino

Festa: .

Bozzano, Lucca, 5 novembre 1898 - Recife, Brasile, 31 maggio 1997

Pio Giannotti nacque a Bozzano, frazione di Massarosa, in provincia di Lucca, il 5 novembre 1898. A dodici anni entrò nel Seminario cappuccino di Camigliano, ma scelse di propria volontà di restare come religioso. L’11 luglio 1914 fece la vestizione, dopo un anno professò i voti temporanei e, il 30 ottobre 1921, quelli perpetui. Fu ordinato sacerdote il 5 luglio 1923 a Roma, dov’era stato inviato per gli studi teologici. Dal 10 luglio 1925 fu maestro dei novizi nel convento di Villa Basilica, mentre tre anni più tardi venne trasferito a Massa, nel cui Seminario fu anche insegnante. Nel 1931 partì per la missione dello Stato di Pernambuco, in Brasile. Dopo il necessario periodo di adattamento, si dedicò interamente alle confessioni e alle missioni al popolo, in pieno stile cappuccino. Percorse gran parte del Nord-Est brasiliano, confessando spesso all’aperto o sotto ripari precari. Nei suoi ultimi anni di vita fu ricoverato in ospedale ben diciannove volte, fino al 6 maggio 1997: il 31 morì, quasi centenario, dopo quattro giorni in sala rianimazione. Il presidente del Brasile dichiarò il lutto nazionale per tre giorni. La sua salma, dopo i solenni funerali nello stadio di Recife, fu sepolta nella piccola chiesa di Nostra Signora delle Grazie a Pina, presso Recife. Il 6 aprile 2019 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui “frei Damiao”, com’era più noto in Brasile, è stato dichiarato Venerabile.



Pio Giannotti nacque a Bozzano, frazione di Massarosa, in provincia di Lucca, il 5 novembre 1898. Era il secondo dei cinque figli di Felice e Maria, contadini. Fu battezzato il giorno seguente alla nascita nella chiesa matrice dei SS. Caterina e Prospero. Il 15 giugno del 1908 ricevette il Sacramento della Cresima dalle mani del cardinal Benedetto Lorenzelli, arcivescovo di Lucca, nella cattedrale cittadina.
Fin da piccolo manifestò il desiderio di intraprendere la vita religiosa. A dodici anni entrò nel Seminario Serafico di Camigliano, per attendere agli studi ginnasiali e, insieme, per riflettere su come dare un orientamento alla propria vita.
Fu così che, nel maggio del 1914, chiese spontaneamente di entrare nell’Ordine dei Cappuccini. Vestì l’abito religioso nel Convento di Villa Basilica (Lucca) l’11 luglio del 1914, cambiando nome in fra Damiano da Bozzano. Terminò il noviziato l’11 luglio 1915, con la professione dei voti semplici. Emise i voti solenni il 30 ottobre 1921, dopo la parentesi della Grande Guerra, per la quale aveva dovuto lasciare il suo convento e i suoi studi.
Il 29 settembre 1921 ricevette l’obbedienza di recarsi nel Collegio Internazionale San Lorenzo da Brindisi, a Roma, per compiere gli studi teologici presso la Pontificia Università Gregoriana. Venne ordinato sacerdote il 5 agosto 1923, nella chiesa di San Lorenzo da Brindisi, dal cardinal Basilio Pompilj, Vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma. Di lì a poco ottenne il grado di dottore in Teologia, Filosofia e Diritto Canonico.
Tornato a Lucca, il 10 luglio 1925 fu mandato nel Convento di Villa Basilica, in qualità di Vice-Maestro dei Novizi, e al Capitolo Provinciale del 1928 venne destinato al Convento di Massa, come Direttore dei giovani e insegnante. Fu in questo periodo che venne richiesto per insegnare Teologia nel Seminario Vescovile di Massa.
Nel 1930, all’allora Provincia dei Cappuccini di Lucca fu assegnata la missione di Pernambuco, nel Nord-Est brasiliano. Per espressa richiesta di padre Felice da Olivola, superiore della missione, padre Damiano partì insieme a padre Ignazio da Carrara e a padre Benedetto da Terrinca: salparono da Genova il 28 maggio 1931 e sbarcarono nel porto di Recife il 17 giugno seguente.
Dopo un certo periodo di tempo che gli permise di conoscere la realtà socio-religiosa del luogo, padre Damiano indirizzò la sua opera apostolica e missionaria lungo tre principali direzioni: la predicazione delle Missioni popolari; la celebrazione del Sacramento della riconciliazione; la direzione spirituale.
Per oltre sessant’anni, come vero discepolo del Cristo e come autentico figlio di Francesco d’Assisi, svolse questa triplice attività in modo eroico, rendendo un servizio spirituale e di promozione umana verso il popolo, specialmente a quello povero e umile degli Stati di Alagoas, Pernambuco, Paraiba, Rio Grande do Norte. Percorse in parte anche gli Stati del Ceará e di Sergipe.
Si rese in tutto simile a quella gente, condividendone il tipo di cibo, i disagi nei trasporti e nelle condizioni di vita. Soprattutto, però, sapeva fare proprie le loro sofferenze, arrivando a piangere con chi gli confidava le proprie pene. Confessava per ore, sia all’aperto, sia in ripari improvvisati di fango e paglia.
La sua predicazione era centrata su temi che sapevano toccare i cuori: parlava delle realtà dell’inferno e del paradiso, ma anche del peccato e della possibilità del perdono, della violenza e della sessualità sregolata. Infine, radicava la propria spiritualità in Gesù Crocifisso, nell’Eucaristia e nella devozione alla Vergine Maria, invocata nella zona col titolo di Nostra Signora della Penha.
Negli ultimi sei anni di vita era ormai ridotto allo stremo: fu ricoverato in ospedale per diciannove volte. L’ultima fu il 6 maggio 1997, a causa di una grave insufficienza respiratoria, presso il Reale Ospedale Portoghese di Recife. Morì dopo due settimane esatte, il 31 maggio 1997, in seguito a una lunga agonia; per quattro giorni era rimasto in sala di rianimazione.
La notizia della morte si diffuse presto in Italia, ma soprattutto in Brasile, dove il Presidente indisse tre giorni di lutto in tutto il Paese. L’annuncio destò sgomento e ammirazione, pianto e stima. Ci limitiamo a citare due testimonianze, pronunciate subito dopo il suo decesso.
Il parroco di Juazeiro do Norte affermò che “frei Damiao”, come lo chiamavano in portoghese brasiliano, era stato un catechista zelante ed esemplare. Il cardinal Paulo Evaristo Arns, arcivescovo di San Paolo, asserì che il padre cappuccino era stato uno dei missionari più grandi di tutta la storia del Brasile: «Col rigore del suo temperamento consigliava la gente a rimanere ferma nella fede e nella buona condotta morale; fu un simbolo del cristianesimo nella regione del Nordeste ed è un insegnamento saldo, altamente positivo per tutta la chiesa, che ha pochi missionari di tale statura».
I funerali, dopo che la salma era rimasta esposta al pubblico per tre giorni nella Basilica di Nostra Signora della Penha, furono celebrati nella stessa Basilica alle 7 del mattino per i religiosi e alle 10.30 nel Campo sportivo “Arruda” a Recife, alla presenza di una grande folla. L’Eucaristia fu presieduta da monsignor Josè Cardoso, arcivescovo di Olinta e Recife; concelebrarono di dodici vescovi e centotrentotto sacerdoti. La salma fu tumulata nella chiesetta di Nostra Signora delle Grazie a Pina, presso Recife.
La sua causa di beatificazione fu avviata a cinque anni dalla morte. L’inchiesta diocesana si aprì il 12 giugno 2003 a Recife, integrata da un’inchiesta parallela, iniziata nel 2006, nella diocesi di Lucca. Il 25 ottobre 2013 è stato emesso il decreto di validità giuridica.
La “Positio super virtutibus”, consegnata il 15 settembre 2015, è stata esaminata il 6 febbraio 2018 dal Congresso dei Teologi della Congregazione delle Cause dei Santi. Il 6 aprile 2019, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della stessa Congregazione, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui padre Damiano veniva dichiarato Venerabile.


PREGHIERA PER LA BEATIFICAZIONE

Gesù, sommo ed eterno Sacerdote,
che hai voluto mandare nel nostro secolo
il Tuo servo Padre Damiano da Bozzano,
affinché nell'esercizio del ministero pastorale
richiamasse gli uomini alla preghiera e alla penitenza,
per poter essere uniti a Te nell'Eucarestia
e nella fedeltà alla Chiesa,
concedi che egli possa essere glorificato,
perché la sua missione sia più conosciuta
ed il Tuo Regno di grazia si dilati sulla terra
per la salvezza dell'umanità da Te redenta. Amen.

† Bruno Tommasi Arcivescovo


Per informazioni e relazioni di grazie ricevute:
Frati Minori Cappuccini
Convento di Monte S. Quirico
Via della Chiesa 87
55100 Lucca


Autore:
Fra Natale Cocci OFMCap ed Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2019-04-09

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