Giovanni Battista de la Barriére nacque in Francia, a Saint-Céré (Lot), il 29 aprile 1544, in una famiglia nobile e profondamente cristiana. Fece gli studi umanistici a Toulouse e a Bordeaux, maturando presto la vocazione religiosa, attratto in particolare dalla vita monastica. Aveva solo diciotto anni quando fu nominato abate commendatario dell’abbazia di Notre-Dame di Feuillant, vicino a Toulouse. Prese possesso del titolo tre anni dopo, continuando gli studi ecclesiastici alla Sorbonne di Parigi. Durante la quaresima del 1573 decise di farsi monaco, con l’ispirazione di riformare il suo ordine. Voleva che si tornasse all’antica disciplina, in risposta anche alla diffusione del protestantesimo. Le disposizioni del Concilio di Trento avevano suscitato in molti ordini religiosi la volontà di riformarsi. Giovanni fece il noviziato e professò nell’abbazia di Eaunes. Nel 1577 fu ordinato prete e ricevette la benedizione abbaziale a Toulouse. Tornò quindi a Feuillant e diede inizio alle riforme: lo scontro con alcuni monaci dai costumi alquanto rilassati fu inevitabile. Il trentatreenne abate era d’esempio, viveva in modo austero, dormendo sul pavimento e praticando lunghi digiuni. La sua tenacia portò la maggior parte dei religiosi ad andare in altri monasteri e alla Feuillant rimasero in cinque. La Riforma andò avanti e nel maggio 1581 papa Gregorio XIII diede la prima approvazione. I “Foglianti” (o “Fogliensi” o “Bernardoni") erano ormai circa centocinquanta e a Roma avevano l’importante appoggio della famiglia Caetani e del cardinale Enrico. Il presule affidò loro il monastero di s. Pudenziana di cui aveva il titolo cardinalizio. L’approvazione canonica fu concessa da Sisto V il 5 settembre 1586. Giovanni intanto aveva conosciuto Re Enrico III divenendone consigliere. Nel 1587 il sovrano, per ricambiare l’amicizia del monaco, sostenne alcuni lavori del monastero (qualche anno dopo fu assassinato durante le lotte violente tra cattolici e ugonotti). I cistercensi riformati conobbero uno sviluppo notevole sia in Italia che in Francia (importanti i monasteri di Parigi e Bordeaux), l’opposizione però si fece più cruenta. Nel 1592 si tenne a Roma il Capitolo Generale con rappresentanti sia italiani che francesi, presieduto da un delegato papale. Con false e gravissime accuse De la Barriére fu deposto dalla carica di abate e privato di tutti i poteri. Visse così nel nascondimento e nella preghiera in san Bernardo alle Terme per otto lunghi anni. San Roberto Bellarmino ottenne da Clemente VIII la revisione del processo e la sua riabilitazione, il “riformatore” morì però, poco tempo dopo, il 24 aprile 1600. Le sue spoglie mortali riposano presso la chiesa del monastero romano che lo ospitò negli ultimi e difficili anni di vita.
Autore: Daniele Bolognini
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