Newsletter
|
Per ricevere i Santi di oggi inserisci la tua mail:
|
|
E-Mail: info@santiebeati.it
|
|
Servo di Dio Giuseppe Guarino Cardinale, Cooperatore salesiano
Festa:
.
|
Montedoro, Caltanissetta, 6 marzo 1827 – Messina, 21 settembre 1897
Il servo di Dio card. Giuseppe Guarino nacque a Montedoro (CL) il marzo 1827, compì gli studi nel Seminario di Agrigento. Nel 1849 fu ordinato sacerdote, perfezionandosi nello studio della teologia morale e del diritto canonico e civile. Ebbe il merito di risolvere le annose controversie tra Greci e Latini nella Chiesa sicula, favorendo la restituzione della pace ai fedeli dei due riti. Nel 1871 dovette, per volontà di Pio IX, accettare la nomina di Arcivescovo di Siracusa per mettere ordine in questa sede vacante. Nella sua umiltà seppe conquistare gli animi e riaccostare alla vita religiosa fedeli e non pochi religiosi. Per queste sue capacità gli fu affidata nel 1875, dal Papa, la sede di Messina. Amministrerà questa insigne Arcidiocesi per circa 22 anni e, dal 1883, anche con il titolo di Archimandrita del SS. Salvatore. Molti sono i religiosi e le religiose a collaborare alla sua opera. Nel 1888, fonda egli stesso una nuova famiglia religiosa: le Piccole Serve, oggi Apostole della Sacra Famiglia. La loro missione sarà quella di operare per la crescita e la maturazione religiosa e sociale delle giovani e per la promozione integrale della famiglia.
|
Protagonista della Chiesa messinese del XIX secolo fu senza dubbio il Cardinale Giuseppe Guarino, arcivescovo di Messina dal 1875 fino alla morte avvenuta nel 1897. Ci troviamo di fronte ad un uomo con qualità non comuni. Nato a Montedoro (Cl) nel 1827. La sua formazione, nella Sicilia pre-unitaria, è segnata dagli studi di morale, di diritto canonico e di diritto pubblico condotti presso il prestigioso collegio dei Santi Agostino e Tommaso di Agrigento. Gli incarichi di responsabilità ricoperti a Palermo, prima presso il Tribunale di Regia Monarchia e Apostolica Legazia, poi nella Segreteria di Stato dell’allora Regno delle due Sicilie ed infine presso il Dicastero degli Affari Ecclesiastici della Luogotenenza di Sicilia, gli consentono di acquisire una profonda conoscenza dei problemi del tempo. Sempre a Palermo dal 1857 è nominato canonico beneficiale della Basilica Costantiniana della Magione, dignità che tuttavia gli porta ben pochi vantaggi economici perché le rendite di quella chiesa erano state incamerate dal governo ed assegnate come appannaggio ad un principe della famiglia reale. Dopo la formazione dello Stato unitario rifiuta la proposta di un incarico governativo nella nuova capitale Torino.
Libero da incarichi istituzionali si dedica quindi ad un’intensa attività pastorale e diviene uno dei membri del clero “zelante” palermitano che in quegli anni difficili, nella fedeltà alla Santa Sede, si prodigava in un impegnato apostolato culturale e Sociale. Nunzio Russo e il beato Giacomo Gusmano, fondatore dell’opera del “Boccone del Povero”, sono forse solo i più conosciuti membri di quel clero palermitano che vede in Giuseppe Guarino uno dei suoi animatori. Da diversi articoli pubblicati sulla rivista “Il Presente” è possibile dedurre la posizione dell’allora canonico Guarino su questioni delicate e fondamentali, come il rapporto tra Stato e Chiesa, la questione delle regalie, ma anche riguardo il progresso morale e la critica ai filosofi illuministi. Segno del suo apostolato culturale è la fondazione, fatta assieme ad altri preti “zelanti” della rivista “La Santa Eucaristia”.
Nel 1871 inaspettatamente riceve la nomina ad Arcivescovo di Siracusa. In quella Arcidiocesi si prodiga fin da subito per contrastare il processo di scristianizzazione della società. Suo strumento prediletto per l’apostolato è la catechesi. A Siracusa viene anche contrastato dal potere civile ed è costretto persino ad abbandonare il palazzo arcivescovile. Nel 1875 viene nominato Arcivescovo di Messina, e in questa diocesi resterà fino alla morte distinguendosi con le sue opere tanto da ottenere persino la stima degli anticlericali, come dimostrano gli articoli dei giornali laicisti, e da guadagnarsi una fama di santità che ha portato, seppure con ritardo, all’apertura di un processo di beatificazione ancora in corso. A Messina si distingue quindi per le sue instancabili opere di carità, per la formazione di un seminario da cui uscirà il canonico Annibale Maria di Francia. Nel 1883 il Papa lo nomina Amministratore Apostolico della Prelatura nullius di Santa Lucia del Mela e Archimandrita del Santissimo Salvatore di Messina.
Durante l’epidemia di colera del 1887 personalmente si reca per le strade a confortare e assistere, anche spiritualmente, i moribondi, dove nessuno osa andare per paura del contagio. In quell’occasione riceve la medaglia d’argento al valor civile che vende, donando il provento ai poveri.
Giuseppe Guarino è amico anche di San Giovanni Bosco ed è il principale artefice della venuta dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice nella sua diocesi e in Sicilia. Nel 1888 fonda a San Pier Niceto la congregazione delle Piccole Serve della Sacra Famiglia, congregazione ancora oggi attiva e vitale con il nome di Apostole della Sacra Famiglia. Nel 1891 diviene segretario della Conferenza Episcopale sicula e nel 1893 papa Leone XIII lo eleva alla porpora cardinalizia con il plauso di tutta la cittadinanza e dell’episcopato siciliano. Nonostante una malattia che lo rende infermo fin dal 1895, continua a esercitare con grande zelo il suo compito fino alla morte nel 1897. E’ dapprima seppellito nel cimitero di Messina per essere traslato nel 1905 nella Cattedrale a seguito di una petizione sottoscritta da numerosi fedeli che per l’occasione organizzano e danno vita a una serie di manifestazioni. Dal 1983 il suo corpo riposa nella cappella della casa generalizia delle Apostole della Sacra Famiglia a Messina.
Autore: Antonino Teramo
Note:
Per approfondire: www.apostolesacrafamiglia.it
|
|
|
|
Album Immagini
|