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Lerma, Spagna, 2 settembre 1871 - Soto de Aldovea, Spagna, 8 novembre 1936
Padre Antolín Pablos Villanueva, monaco benedettino, risiedette per breve tempo nel Messico e a Cuba, poi fu membro della comunità monastica di Nostra Signora di Montserrat a Madrid. Dopo la dispersione della comunità, seguita all’inizio della guerra civile spagnola, venne arrestato e condotto nel carcere Modelo. Venne fucilato insieme ad altre centinaia di prigionieri l’8 novembre 1936 a Soto de Aldovea, presso San Fernando de Henares; aveva 65 anni. È stato beatificato a Madrid il 29 ottobre 2016, insieme ad altri tre confratelli del suo stesso monastero. I loro resti mortali sono venerati nella “sacrestia dei Martiri” della chiesa di Nostra Signora di Montserrat a Madrid, in calle de San Bernardo 79.
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Antolín Pablos Villanueva nacque a Lerma, nella provincia di Burgos, il 2 settembre 1871. A tredici anni entrò come oblato nell’abbazia di San Domenico di Silos. Compì la professione monastica l’11 settembre 1890 e venne ordinato sacerdote il 19 settembre 1896.
Venne quindi inviato a Parigi per specializzarsi in Storia e Diplomazia. Nel 1902 fu trasferito in Messico, nella filiazione dell’abbazia di Silos, ma dovette fuggire sull’Isola dei Pini, a Cuba, durante la persecuzione religiosa esplosa nel 1914. Rientrò in Spagna nel 1919, anno a partire dal quale risiedette nella comunità benedettina di Nostra Signora di Montserrat, a Madrid.
Fu lì che, il 17 luglio 1936, il confratello Rafael Alcocer Martínez venne a sapere che il giorno prima si era verificato il sollevamento (“alzamiento”) della guarnigione di Melilla, avvenuta il giorno precedente e diede l’avviso agli altri: era l’inizio della guerra civile. Due giorni dopo, il 19, fu data alle fiamme l’allora cattedrale di Sant’Isidoro.
A quel punto, il padre priore, José Antón Gómez, ordinò che la comunità si disperdesse di nuovo, come già nel 1931, ma nelle ore seguenti i monaci tornarono più volte. Solo quando i miliziani comunisti occuparono il monastero, saccheggiando la chiesa, i legittimi abitanti non poterono più rientrare.
Padre Antolín, come gli altri confratelli, cercò rifugio, ma venne scoperto nell’ottobre 1936 e rinchiuso nel carcere Modelo, da cui uscì solo per essere fucilato a Soto de Aldovea l’8 novembre, insieme ad altre centinaia di detenuti. Aveva 65 anni.
I suoi resti mortali sono conservati nella cosiddetta “sacrestia dei Martiri” nella chiesa di Nostra Signora di Montserrat a Madrid, in calle de San Bernardo 79. Nello stesso luogo sono venerati anche i resti di altri tre suoi confratelli dello stesso monastero, morti nella medesima persecuzione: il priore José Antón Gómez, Rafael Alcocer Martínez e Luis Vidaurrázaga González. Tutti e quattro, uniti in una medesima causa, sono stati beatificati il 29 ottobre 2016 a Madrid.
Autore: Emilia Flocchini
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