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† Manzanares, Spagna, 23 ottobre 1936
Martirologio Romano: A Ciudad Real in Spagna, beati martiri Ildefonso García e Giustiniano Cuesta, sacerdoti ed Eufrasio de Celis, Onorino Carracedo, Tommaso Cuartero e Giuseppe Maria Cuartero, religiosi, della Congregazione della Passione, che, durante la persecuzione contro la religione, furono fucilati per Cristo e per la Chiesa.
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C’è una pagina della storia europea, che quasi mai viene seriamente affrontata a scuola, forse perché si inserisce, quasi come un evento collaterale, fra le due guerre mondiali, proprio mentre il Nazismo seminava morte e distruzione dalla Germania a macchia d’olio nei vari Stati. Proprio in quel periodo, precisamente fra il luglio del 1936 e l’aprile del 1939, si andava consumando in Spagna una guerra civile, che lascerà a terra morte, circa 270.000 persone. Nel suo nascere il conflitto prese una particolare piega anticattolica, nell’arco di un anno vennero imprigionati migliaia di sacerdoti, religiosi e religiose, dei quali 6.832 vennero uccisi. Fra di essi vi erano due vescovi, sacerdoti e religiosi, ma anche suore e seminaristi. Anche la famiglia Passionista ebbe i suoi martiri in questo conflitto, uccisi in diverse rappresaglie, fra il 23 luglio e il 23 ottobre del 1936, 26 martiri, di cui ben 18 di età inferiore al 29 anni, appartenevano tutti alla Comunità di Daimiel (Ciudad Real), guidata dal Provinciale padre Niceforo Diez Tejerina, anch’egli martire. Furono cacciati con violenza da Daimiel nella notte fra il 21 e il 22 luglio 1936, condotti a Manzanares e fucilati, quella notte ne morirono 12, gli altri furono curati e fucilati nuovamente a Carabanchel Bajo, a Urda, a Ciudad Real. I membri della Comunità passionista di Daimiel furono beatificati da San Giovanni Paolo II il 1° ottobre 1989. La loro memoria ricorre il 23 luglio, giorno anniversario del martirio della buona parte di essi.
Fonte:
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www.giovanisanti.wordpress.com
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