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Beato Ruggero (Pierre-Sulpice-Christophe Faverge) Religioso lasalliano, martire

12 settembre

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Orléans, Francia, 25 luglio 1745 – Rochefort, Francia, 12 settembre 1794

Pierre-Sulpice-Christophe Faverge nacque a Orléans il 25 luglio 1745. Fu alunno dei Fratelli delle Scuole Cristiane e, nell’agosto 1769, entrò nel loro noviziato di Maréville, vicino Nancy, assumendo il nome di fratel Ruggero. Dopo pochi anni come maestro, fu nominato direttore della scuola di Moulins. Per non aver voluto giurare sulla Costituzione Civile del Clero, fu imprigionato e condannato alla deportazione. La nave «Les Deux Associés», impropriamente detta pontone, su cui fu fatto salire, non partì mai, perché fatiscente e a causa del blocco navale imposto dalla flotta inglese. Fratel Ruggero e gli altri sacerdoti e religiosi (compresi alcuni confratelli del suo stesso Istituto) patirono per la fede, ma cercarono anche di mantenersi regolari nella preghiera e perdonarono i loro persecutori. Fratel Ruggero prestò ogni cura possibile ai compagni di prigionia, malati probabilmente di tifo, ma lui stesso ne morì il 12 settembre 1794. Il suo corpo fu sepolto sull’isola di Aix. Sulla stessa nave erano prigionieri altri Fratelli delle Scuole Cristiane, ma solo lui, fratel Leone e fratel Ulderico, per via della maggiore presenza di documenti su di loro, furono inclusi nell’elenco dei sessantaquattro martiri dei pontoni di Rochefort, beatificati dal Papa San Giovanni Paolo II il 1° ottobre 1995. I Fratelli delle Scuole Cristiane ricordano i loro confratelli martiri a Rochefort il 2 settembre, giorno della nascita al Cielo del loro protomartire, san Salomone Le Clercq, anche lui morto per la fede durante la Rivoluzione francese.

Martirologio Romano: Nel mare di Rochefort in Francia, beato Pietro Sulpizio Cristoforo Faverge, fratello delle Scuole Cristiane e martire, che, messo in una galera durante la rivoluzione francese in quanto religioso, prestò ogni cura ai compagni di prigionia, finché divorato dal contagio piamente morì.


Pierre-Sulpice-Christophe Faverge nacque a Orléans il 25 luglio 1745. Poiché era in pericolo di vita, venne battezzato d’urgenza appena nato. Le cerimonie suppletive furono compiute il giorno dopo nella chiesa di Santa Euverta a Orléans. I suoi genitori furono Pierre-Sulpice Faverge e Cathérine Legont.
Fu alunno dei Fratelli delle Scuole Cristiane e, nell’agosto 1769, entrò nel loro noviziato di Maréville, vicino Nancy, assumendo il nome di Fratel Ruggero. Emise la professione religiosa il 18 ottobre 1778.
Dopo pochi anni come maestro, fu nominato direttore della scuola di Moulins. «Pio, zelante per l'istruzione dei giovani, possedeva in grado non comune l'arte del governo, e godeva di una grande considerazione nella città», ha lasciato scritto Labiche de Reignefort, sopravvissuto alla deportazione cui erano stati destinati centinaia di sacerdoti e religiosi che non avevano emesso il giuramento sulla Costituzione Civile del Clero.
Neppure fratel Ruggero aveva voluto giurare, perché sentiva che, in tal modo, il clero e i religiosi venivano equiparati a funzionari di Stato e si sarebbe creata una Chiesa staccata da quella di Roma. Non volle prestare neanche il giuramento di “Libertà e Uguaglianza”.
Per questa ragione, l’11 giugno 1793, fu rinchiuso nell’ex convento delle Clarisse. Lo stesso giorno venne imprigionato anche fratel Leone, un altro dei maestri della scuola di Moulins. Con loro e per la stessa ragione erano prigionieri altri sacerdoti e religiosi.
A causa dell’affollamento delle carceri, fu deciso che dovessero essere deportati nella colonia della Guyana. Il 25 novembre 1793 furono obbligati a partire per Rochefort. Lungo il tragitto, i prigionieri subirono vessazioni e insulti. Arrivati a Saintes, dovettero attendere fino al 28 marzo 1794.
Il 31 marzo iniziò la deportazione per Fratel Leone e, il 2 aprile, per Fratel Ruggero. Entrambi furono fatti salire sulla vecchia imbarcazione, impropriamente detta pontone, «Les Deux Associés», ancorata nella rada di La Rochelle. La nave non poté salpare, sia perché era in cattivo stato, sia perché la flotta inglese impediva di uscire in mare aperto.
I sacerdoti e i religiosi prigionieri patirono sofferenze e vessazioni terribili a causa della loro fede. Fratel Leone fu il primo Fratello a morire, il 21 maggio 1794, probabilmente a causa del tifo, che imperversava sulla nave.
Fratel Ruggero, invece, cercò di prestare tutte le cure possibili ai suoi compagni di prigionia. Venne trasportato sull’isola Madame quando era ormai in fin di vita: morì il 12 settembre 1794. Fu seppellito in quello stesso luogo, ma, per accelerare la decomposizione del suo cadavere, alla sabbia fu mescolata una gran quantità di calce. Altri confratelli, insieme a ulteriori sopravvissuti, furono liberati il 12 febbraio 1795.
È stato possibile rintracciare documenti per lui e per altri due Fratelli, ovvero Ruggero e Ulderico. Vennero quindi inclusi nella lista dei sessantaquattro martiri dei pontoni di Rochefort, beatificati dal Papa san Giovanni Paolo II il 1° ottobre 1995.
I Fratelli delle Scuole Cristiane ricordano i loro confratelli martiri a Rochefort il 2 settembre, giorno della nascita al Cielo del loro protomartire, fratel Salomone Le Clercq (canonizzato nel 2016), anche lui morto per la fede durante la Rivoluzione francese.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2020-08-05

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