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Beate Elvira della Natività della Nostra Signora Torrentallé Paraire e 8 compagne Vergini e martiri

19 agosto

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† El Saler, Spagna, 19 agosto 1936

Beatificate l'11 marzo 2001 da Papa Giovanni Paolo II.

Martirologio Romano: In località El Saler sempre nello stesso territorio, beate Elvira della Natività di Nostra Signora Torrentallé Paraire e compagne, vergini dell’Istituto delle Suore Carmelitane della Carità e martiri, che combattendo per la fede in Cristo Sposo riportarono il premio della vita eterna.


Beate APOLONNIA LIZARRAGA (APOLLONIA DEL SS. SACRAMENTO) e 24 compagne

Si tratta di religiose spagnole dell'Istituto delle Suore Carmelitane della Carità, martirizzate in luoghi e date diverse durante i primi mesi della persecuzione religiosa verificatasi nell'ambito della guerra civile spagnola (1936-39). La causa della loro ro beatificazione fu introdotta a Roma il 2 lug. 1959. Le 25 martiri sono: la superiora generale della congregazione (Lizarraga, Apollonia del SS. Sa­cramento), 9 suore componenti la comunità di Cul­lera (Valenza), 12 suore della comunità della Casa di Misericordia di Valenza, 2 suore appartenenti ad altre comunità e la nipote di una di queste ultime.

[...]

Quanto alle religiose delle comunità del collegio di Cullera (prov. di Valenza) e della Casa di Misecordia a Valenza, erano tutte preparate da tempo all'eventualità del martirio. Le rispettive superiore, inoltre, erano due religiose di grande statura spirituale.
Dalla casa-collegio dell'Immacolata Concezione della cittadina sul mare di Cullerà, il 15 ago. 1936 furono portate via le nove Carmelitane della Carità che vi risiedevano e condotte, come prigioniere, nell'ospedale locale. Tre giorni dopo, all'alba del 19 ago 1936, furono fucilate dai membri del comi­tato anarchico della FAI nei pressi della salina. Ecco i loro profili biografici.

Torrentallé Paraire, Elvira. Era la superiora della comunità. Nacque il 19 giu. 1889 a Balsareny (Barcellona) ed entrò nel noviziato dell'istituto a Vic il 9 set. 1906. Le sue destinazioni furono Cul­lerà, il collegio del Sacro Cuore di Valenza e di nuovo Cullerà. Devota, modesta e operosa, uno dei suoi grandi amori fu l'Eucaristia. Andando verso la salina, luogo del martirio, incoraggiava le altre suo­re. Chiese di morire per ultima, e intonò il popola­rissimo inno eucaristico Cantemos al amor de los amores, e lo cantò fino all'ultimo respiro.

Pedret Rull, Rosa (Consiglio). Originaria di Falset (Tarragona), dove era nata il 5 dic. 1864, era en­trata nell'istituto il 4 mar. 1886. Aveva emesso la professione perpetua nel 1881. Terminata la for­mazione, fu mandata a Cullerà, unica destinazione della sua vita religiosa. Era la più anziana della co­munità. Il responsabile del comitato della FAI, ve­dendola così anziana e dolce la invitò ad andar via, ma lei rispose: «No, andrò dove andrà la superio­ra, anche se fosse alla morte». A Cullerà, conosce­va tutti e si interessava di ogni persona. Erano pro­verbiali la sua bontà e semplicità; fedele alla sua co­munità, si mostrava sempre silenziosa e raccolta, unita totalmente a Cristo.

Calaf Miracle, Maria (Prudenzia). Nacque a Bonastre (Tarragona) il 18 dic. 1871. Molto buona di carattere, possedeva nello stesso tempo la tempra dei forti. Quando suo fratello andò a prenderla per metterla in salvo in famiglia, gli disse: «Ciò che sarà di una, sarà di tutte noi». Così fu. Morì fucilata nel­la salina con le altre otto suore della sua comunità.

Giner Sixta, Desamparados (Amparo). Era nata a Grao Valenza il 13 dic. 1877. Attiva, entusiasta, la­voratrice, dava tutta se stessa nel servire gli altri. En­trò nel noviziato di Vic il 2 giu. 1902. Destinata a Cullerà, rimarrà in quella comunità fino alla morte. Silenziosa e raccolta, amante della povertà, la sua passione era Gesù presente nel tabernacolo. Inoltre, suscitava nelle sue alunne un fervore mariano inten­so. Riconosciuto uno dei suoi assassini, gli disse, con serenità: «Mi dai la cosa migliore, mi dai il cielo».

Amézua Ibaibarriaga, Francesca. Nacque ad Abadiano (Biscaglia) il 9 mar. 1881. Una vera ba­sca, di famiglia solidamente cristiana, ereditò una fede pura e forte. Chiamata da Dio alla vita religio­sa, entrò nel noviziato delle Carmelitane della Ca­rità a Vitoria il 16 ott. 1900. Destinata lontano dal­la sua terra natale, fu mandata dapprima al collegio di Oliva (Valenza), da dove passò, pochi anni do­po, al collegio della Concezione di Cullerà. L'inca­rico di cuoca l'aiutò molto ad esercitare la carità. Di carattere affabile ed allegro, ripeteva: «La mia cucina è un pezzetto di cielo, molto meglio di tutti i palazzi del mondo». L'accompagnò fino al mo­mento del martirio un spirito di gaudio sopranna­turale ammirato da tutti. Uscendo dalla casa per andare al martirio, ripeteva con fervore: «Sacro Cuore di Gesù. Nove martiri!».

Chambò y Palet, Teresa. Nacque a Valenza il 5 feb. 1881. Entrò nel noviziato di Vic il 21 apr. 1900. Dopo aver emesso i primi voti religiosi, fu destina­ta a Manresa, poi a Denia e quindi a Oliva, dove è ricordata per la bontà del suo carattere e per l'alta qualità del suo insegnamento. Passò infine al colle­gio per orfane di Cullerà. Sempre modesta e silen­ziosa, sentiva una grande attrazione per il raccogli­mento e la preghiera. Nell'esumare i suoi resti, fu trovato l'anello della sua professione religiosa in una tasca: un simbolo della sua fedeltà a Cristo suo sposo per sempre.

Hernandez Amorós, Agueda. Originaria di Viilena (Alicante), dov'era nata il 5 gen. 1893, entrò nel noviziato di Vic il 27 nov. 1918. Dopo varie de­stinazioni, fu mandata a Cullerà. Attraeva tutti con i suoi modi affabili e la sua precisione. Cuoca delle alunne, era attenta e servizievole con tutte. Scop­piata la furia della persecuzione, la sua famiglia le offrì un rifugio sicuro, ma ella non volle lasciare la casa religiosa. Morì nella salina con le altre allo spuntare del giorno, il 19 ago. 1936.
Vidal Cervera, Dolores. Nacque il 31 gen. 1895 a Valenza del Cid. Divenuta suora tra le Carmelitane della Carità, la sua prima destinazione fu Sara­gozza. Passò poi a Gandia ed, infine, a Cullerà. Le alunne più grandi percepivano la sua ricchezza spirituale, e ne ammiravano la prudenza e la comprensione. Per tale motivo si rivolgevano a lei per parlare dei loro problemi. Le stesse alunne cerca­rono di metterla in salvo, ma ella rifiutò l'offerta, perché desiderosa di condividere la sorte della sua comunità.

Crespo Lopez, Maria della Neve. Nacque a Ciudad Rodrigo (Salamanca) il 17 set. 1897, ma poi con la famiglia si trasferì a Valenza. Entrò nell'istituto religioso l'11 set. 1922. Nell'educazione alle alunne del collegio di Cullerà, si distinse come ec­cellente pedagoga. Entrava nella vita delle allieve con soavità ed efficacia. Energica e ferma, rispose ad un miliziano che mai si sarebbe separata dalla comunità.

[...]

La Positio super martyrio inerente alle venti­quattro Carmelitane della Carità è stata depositata presso la Congregazione delle Cause dei Santi il 20 dic. 1999.


Autore:
Maria Concepción Lopez


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2009-02-16

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