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Sant’ Eutropio di Valencia Vescovo
Festa:
8 giugno
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VI-VII sec.
Discepolo di San Donato, fondatore del monastero Servitano di Valencia, Eutropio ne ereditò la guida divenendo un abate esemplare. La sua fama lo portò a partecipare al Concilio di Toledo III nel 589, dove, al fianco di San Leandro di Siviglia, contribuì alla stesura dei 23 canoni disciplinari e all'affermazione del cattolicesimo come religione ufficiale del regno visigoto. Assunto al vescovado di Valencia, Eutropio si dedicò con zelo alla cura della sua diocesi. La sua spiritualità profonda è testimoniata da due lettere indirizzate al vescovo Pietro di Arcavica: la prima, "De discrictione monachorum et ruina monasteriorum", difende con fermezza la disciplina monastica, mentre la seconda, "De octo vitiis", si concentra sui peccati capitali.
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Sant'Eutropio è stato un vescovo di Valencia vissuto tra i secoli VI e VII. Nella cronotassi della diocesi figura al quinto posto dopo Viligisclo e prima di Marino menzionato nel 610.
Discepolo di San Donato, fondatore del monastero Servitano di Valencia, gli succedette quale abate.
Partecipò al terzo concilio di Toledo, dove fu una figura preminente nelle decisioni insieme a San Leandro di Siviglia. Infatti è ritenuto l’autore con san Leandro dei 23 canoni disciplinari approvati in quel concilio del 589.
Non sappiamo quanti anni resse la diocesi di Valencia, ma possiamo collocare il suo episcopato dopo il 589, anno in cui si menzione il suo predecessore e il 610 anno in cui appare il suo successore.
In due lettere, indirizzate al vescovo Pietro di Arcavica, arrivate fino ai nostri giorni è racchiusa parte della sua spiritualità.
Nella prima (De discrictione monachorum et ruina monasteriorum) si difende dalle accuse di alcuni monaci espulsi dalla comunità, che lo accusavano di troppa durezza. In questo testo qui difende con fermezza l’osservanza della regola e della disciplina, e rivelando il suo spirito paterno si meritò l’appellativo di “difensore della vita religiosa”.
Alcuni affermano che fece un adattamento per le monache della regola agostiniana, ma non vi è alcun riscontro storico su questa questione, anche se nella lettera è accertato l’influsso della regola di Sant’Agostino.
Nella seconda lettera (De octo vitiis) traspare tutta la sua caratura morale occupandosi dei peccati capitali
Purtroppo non esiste alcuna testimonianza antica di un culto verso questo vescovo. Nel martirologio benedettino del Menardo a cui fanno riferimento anche il Ferrari e il Bucellino, San Eutropio vescovo di Valencia viene ricordato e festeggiato nel giorno 8 giugno.
Autore: Mauro Bonato
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