Antonella nacque a Viareggio il 20 ottobre 1972. Poche settimane dopo fu battezzata nella parrocchia della Madonna del Buon Consiglio, in cui, l’8 aprile 1982, ricevette la Prima Comunione. Era una bambina spensierata, sua grande passione era la danza che ebbe modo di praticare in diverse scuole di ballo. Nella formazione e crescita spirituale un ruolo importante ebbe la nonna paterna Giovanna. Il 25 agosto 1986, dopo essersi adeguatamente preparata e aver ottenuto il permesso diocesano, Antonella ricevette la Cresima presso il Santuario di Lourdes. Pochi anni più tardi sentì il desiderio di conoscere il Movimento dei Focolarini.
Fin da giovanissima Antonella cominciò ad accusare dolori alla testa, alla schiena e alle gambe, i primi sintomi di un tumore al cervello che sarà causa della sua morte. Sebbene fosse solo una ragazza, significativo per la formazione spirituale di Antonella fu l’incontro con padre Bonaventura Raschi, il carismatico sacerdote aveva fondato il Santuario di Monte Fasce (Genova). Le suggerì di non seguire più i corsi di ballo per dedicarsi con maggior profitto agli studi. Antonella, con sacrificio, accolse il suggerimento e oltre allo studio iniziò a impegnarsi nelle attività della parrocchia. Era una bambina sensibile e profondamente religiosa, lo si percepisce chiaramente leggendo i suoi semplici scritti. Papà Antonio e mamma Rita trasmisero alla figlia, fin da giovanissima, i valori autentici, umani e cristiani, in cui credevano fermamente. Frequenti i pellegrinaggi a cui partecipavano, grazie ai quali Antonella imparò a gustare il piacere di vivere la con pienezza fede.
Nel 1994 conobbe Alessandro, il futuro marito. Trascorsero alcuni anni sereni, ma poi si ripresentò la malattia che già aveva dato qualche segnale nell’adolescenza di Antonella. Una malattia non compresa e sottovalutata, causa di tante angosce. Nel 1998 a Milano dovette affrontare un delicato intervento chirurgico. Ristabilitasi, si mise alla ricerca di un lavoro che trovò presso la Croce Verde, come addetta al centralino. Un’attività in cui unì l’impegno professionale alla volontà di essere d’aiuto al prossimo. Nel 2005 fece il corso per divenire volontaria d’ambulanza, ma le condizioni di salute non permisero di iniziare l’attività e per Antonella fu un grande dolore. Lavorò comunque presso la Croce Verde fino a quando le fu possibile, fino al 22 gennaio 2008. Antonella e Alessandro decisero comunque di sposarsi, il matrimonio fu celebrato l’11 giugno 2006.
Di ritorno dal viaggio di nozze vollero fermarsi a Nettuno per visitare il Santuario di Santa Maria Goretti. Antonella rimase molto colpita dalla Santa ragazzina, tanto da acquistare alcuni libri per conoscerla, divenendone assai devota. Conobbe e rimase attratta da altre figure di santi che negli anni difficili che seguiranno, saranno preziosi “compagni” del viaggio terreno che è la vita. Antonella comprese che sovente proprio le anime elette da Dio sono chiamate a testimoniare la propria fede in situazioni complesse e dolorose. Ebbe una particolare devozione a San Giuseppe, a San Pio da Pietrelcina, a Sant’Antonio di Padova e verso la beata Benedetta Bianchi Porro. Un luogo del cuore fu il Santuario della Madonna del Monte Taburno, non distante dalle amate terre di origine dei genitori, in provincia di Benevento e il Santuario di Pompei.
Per lottare contro il grave tumore che da anni minava il suo corpo dovette sottoporsi a cicli di chemioterapia, in un alternarsi di speranze e comprensibile sconforto. Il sorriso sulle sue labbra però non si è mai spento, anzi, sorretta dalla fede, era di conforto in casa e con gli amici. Dopo l’operazione a cui si sottopose a Milano, Antonella chiese alla mamma il libretto delle Orazioni di Santa Brigida. Molte volte nel silenzio della sua camera, proiettata in un futuro di incertezza, di sofferenza e morte, lesse, meditò e fece proprie le promesse fatte da Cristo alla Santa.
Circondata dall’effetto dei suoi cari, Antonella è morta il 22 gennaio 2008. Così ha scritto un giornale locale: “Martedì sera il suo cuore stremato ha smesso definitivamente di battere. [...] Una ragazza allegra e sempre disponibile... La Croce Verde di Viareggio è in lutto per la morte della sua centralinista. [...] non si è mai arresa, nonostante fosse cosciente che il male diagnosticatole non le lasciasse speranze”. Fu sepolta a Moiano, vicino ai nonni e la sua tomba divenne subito meta di tanta gente comune che sovente lasciava fiori e piccoli doni. La salma, il 27 agosto 2012, è stata traslata nel Cimitero di Viareggio.
Il suo ricordo resta vivo tra coloro che l’hanno conosciuta, per la dedizione a favore degli altri. Una testimonianza assai significativa ci giunge da chi conobbe Antonella in ospedale. Il 20 gennaio 2010 così ha scritto una compagna di stanza: “Ho avuto la gioia di sognare Antonella. Veniva correndo da un viale alberato, era vestita da sposa, io mi trovavo alla fine del viale e lei mi veniva incontro: era così luminosa coi suoi occhioni neri! Mi si è avvicinata, non mi ha parlato, ma mi ha guardata con uno sguardo così intenso, che è come se mi avesse detto mille cose. Mi sono svegliata e ho avuto la sensazione di incontrarla veramente, non in sogno. Era serena e io felice perché quello sguardo mi ha fatto capire che nella vita ci vuole molto coraggio ma alla fine, con Dio, trovi la vera felicità. Grazie Antonella!”. Antonella è entrata nelle vite di molti, con lo scopo, attraverso la preghiera, di offrire un sollievo, la pace interiore, una spinta ad essere forti nei momenti duri della vita. Persone di ogni età ricordano il suo amore verso Gesù, mai sopito dalla malattia. “La sua intercessione, dopo le nostre preghiere – affermano – ci sostiene ogni giorno e permette a chi l’ha conosciuta di apprezzare i valori più importanti della vita”.
È nato un Gruppo di preghiera intitolato a lei che si ritrova nel Santuario della SS. Annunziata di Viareggio. Nel corso degli anni si sono unite al gruppo giovani coppie con problemi diversi, che guardano all’esempio di Antonella. L’Associazione Laicale Cuore Immacolato di Maria è nata nel nome di Antonella per proseguire il suo impegno a favore del prossimo.
PREGHIERE DI ANTONELLA
Il mio Grande Amore: Gesù
O Buon Gesù, nostro prezioso amore che sei morto per noi peccatori su questa terra piena di cattiveria.
Accompagnaci nel nostro cammino di fede e proteggici da ogni tentazione: sii il nostro sostegno, insieme alla Vergine Maria, tua e nostra Madre.
Noi ti chiediamo di farci diventare umili come la Mamma Nostra Maria che si è abbandonata totalmente a Dio e non ha difeso il suo io.
Proteggi tutti gli ammalati, i poveri, i moribondi e i drogati, affinché abbiano la forza di sopportare la loro Croce, offrendo le loro sofferenze a Dio, che li ricompenserà giustamente.
Che la Santissima Benedizione di Maria discenda su di noi e vi rimanga sempre.
Così sia.
Il Nostro Padre Celeste
O Padre, buono e generoso con tutti noi, dammi sempre la forza di recitare il Santo Rosario in compagnia di Te e della Nostra Mamma.
Non ho niente da offrirti, ma una cosa ce l’ho, l’anima mia, e te la dono con tutto il cuore.
Padre, sono una peccatrice, ma ti amo e ti glorifico in ogni attimo della giornata e vorrei sempre essere abbracciata a te, per non cascare mai, per poi non rialzarmi più.
Con Te e la Mamma sono in Paradiso, e quando ti penso, tu appari nel mio indegno cuore, confortandomi.
Fa’ che possa vedere, nei cuori di ogni ammalato, Te, amarli e confortarli, come tu mi diresti di fare.
Grazie di tutto Padre
Autore: Daniele Bolognini
Note:
Per approfondire: Daniele Bolognini "Antoniella Meccariello" Editrice Velar
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