Bornato, Brescia, 25 ottobre 1922 - Poncarale, Brescia, 3 giugno 1934
Figlia di Enrico e di Maria Botturi. Ottava di nove figli di modesta famiglia contadina si trasferiva nel settembre 1930 a Poncarale. Di forte sensibilità religiosa, visse intensamente la vita parrocchiale esempio di pietà e di slancio apostolico e fu vittima di violenza dopo avere resistito fino all'ultimo. Considerata come una "Goretti bresciana" sul luogo del delitto venne eretta una cappella benedetta il 30 giugno 1971 mentre la maestra Clotilde Rovati le dedicava una biografia col titolo "Una martire della purezza" (Verona, Scuole Tip. Nigrizia, 1948, 36 p., ristampata nel 1969).
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