28 maggio 1931 - 15 agosto 2024
La religiosa giapponese fu destinataria di messaggi da parte della Vergine e di altri fenomeni soprannaturali. È morta nel giorno dell’Assunzione di Maria, all’età di 93 anni, suor Agnese Sasagawa, la veggente di Akita, unica mariofania attestata in Giappone. Nata da famiglia buddista e poi convertitasi al cattolicesimo, suor Agnese era novizia delle Serve dell’Eucaristia nel 1973 quando le si manifestarono i primi eventi soprannaturali, preludio delle tre apparizioni della Vergine Maria avvenute tra luglio e ottobre dello stesso anno e seguite poi da ulteriori fenomeni (tra cui le lacrimazioni di una statua già presente sul posto), oltre che dalla guarigione della stessa suor Agnese, affetta da sordità. Nella mariofania giapponese sorprende la straordinaria continuità – evidenziata anche dal card. Ratzinger con il messaggio di Fatima.
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Nel giorno della solennità dell’Assunzione in Giappone è morta sr. Agnes Sasagawa, la religiosa che nel 1973 visse l’esperienza delle apparizioni di Nostra Signora di Akita, nell’omonima città della regione del Tohoku. Sr. Agnes si è spenta all’età di 93 anni ed era una religiosa dell’ordine delle Serve dell’Eucaristia. Nata nel 1930 in una famiglia buddhista, aveva incontrato il cristianesimo attraverso la testimonianza di un’infermiera: ricevuto il Battesimo, aveva poi scelto di abbracciare la vita religiosa. Era ancora una novizia quando il 12 giugno 1973, quando vide dei raggi di luce provenire dal tabernacolo; pochi giorni dopo una ferita a forma di croce cominciò a sanguinare sulla sua mano. La spiegazione di quei fenomeni l’avrebbe ricevuta il 6 luglio, quando udì una voce parlarle dalla statua lignea della Madonna venerata nel suo convento. La Vergine le affidò un messaggio che invitava il mondo alla conversione, alla penitenza e alla preghiera; la ferita di sr. Agnes scomparve per ricomparire sulla mano di Maria sulla statua lignea e la religiosa fu risanata anche da un disturbo all’udito da cui era affetta. Il 3 agosto di quell’anno la statua della Madonna tornò a parlare alla religiosa affidandole un messaggio: “Molti uomini in questo mondo affliggono il Signore - riferì sr. Agnes -. Desidero anime che lo consolino per ammorbidire l'ira del Padre celeste. Desidero, con mio Figlio, anime che riparino con la loro sofferenza e la loro povertà i peccatori e gli ingrati. Desidero questo anche dalla vostra comunità... che ami la povertà, che si santifichi e preghi in riparazione dell'ingratitudine e degli oltraggi di tanti uomini”. Un nuovo e ultimo messaggio di questo stesso tenore lo ricevette il 13 ottobre 1973, nell’anniversario delle apparizioni di Fatima: “Come vi ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non si miglioreranno, il Padre infliggerà un terribile castigo a tutta l'umanità. Sarà un castigo più grande del diluvio, come non si era mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via gran parte dell'umanità, sia i buoni che i cattivi, senza risparmiare né i sacerdoti né i fedeli. I sopravvissuti si troveranno così desolati da invidiare i morti. Le uniche armi che vi rimarranno saranno il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Ogni giorno recitate le preghiere del Rosario. Con il Rosario, pregate per il Papa, i vescovi e i sacerdoti”. Dopo queste manifestazioni a sr. Agnes, nel gennaio del 1975 la statua lignea di Maria del convento di Akita iniziò a lacrimare. E il fenomeno si verificò per più di 100 volte fino al 1981. Nell'aprile 1984, mons. John Shojiro Ito - vescovo di Niigata, la diocesi sotto la cui giurisdizione si trova Akita – scrisse in una lettera ufficiale che “sulla base delle indagini condotte, non si può negare il carattere soprannaturale di una serie di eventi inspiegabili della statua della Vergine onorata ad Akita. Di conseguenza autorizzo che in tutta la diocesi affidata a me si veneri la Santa Madre di Akita”. Pur senza emettere un documento ufficiale, nel 1988, anche l'allora cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede, definì attendibili i fatti avvenuti ad Akita. Nel 2002 fu poi completato il santuario della Madre del Redentore, che da allora ospita la statua della Vergine.
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