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Beato Macario lo Scozzese Abate
Festa:
6 gennaio
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† Würzburg, Germania, 1153
Nel 1138, il beato Macario lo Scozzese, monaco benedettino, giunse a Würzburg, in Germania, insieme ai confratelli Cristiano ed Eugenio. Qui fondò il monastero degli Scozzesi, che resse per molti anni con grande saggezza e santità. Fu un maestro di vita spirituale e un modello di carità verso i poveri e i bisognosi. Si racconta che presso la sua tomba siano avvenute ventotto guarigioni miracolose. Il beato Macario è venerato dalla Chiesa cattolica come un esempio di santità e di amore per il prossimo.
Martirologio Romano: A Würzburg nella Franconia, in Germania, beato Macario, abate, che per primo in questa città resse il monastero degli Scozzesi.
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Divenuto benedettino ancor giovane, venne in Germania dalla Scozia, insieme con i confratelli Cristiano ed Eugenio, nel 1138 ca. Secondo lo Zimmermann, fu priore del monastero di S. Giacomo a Regensburg e da qui l'abate Dermizio (Dermitius) lo mandò a Wurzburg con undici monaci. È attestato che il vescovo Embrico (1125-46) consacrò nel 1139 Macario quale primo abate del monastero scozzese di S. Giacomo, da poco fondato in Wurzburg. Le fonti ne esaltano l'erudizione, l'esemplare vita ascetica e riportano miracoli da lui compiuti. Morì nel 1153: l'anniversario della sua morte dovrebbe essere il 6 gennaio (Zimmermann, Torsy), ma lo si celebra soprattutto il 23 gennaio (secondo il Torsy ed altri, anche il 24 gennaio e il 19 dicembre) nel vescovado di Wurzburg.
Durante il Medioevo, per un lungo periodo, la tomba del santo fu dimenticata; ma quando, nel 1614, le reliquie furono scoperte e solennemente deposte in un sacrario, nel 1615, Macario divenne oggetto di grande venerazione popolare: lo si invocava soprattutto nelle malattie febbrili. Si racconta che presso la sua tomba siano avvenute ventotto guarigioni miracolose.
Nel 1731 fu fondata in suo onore una «Confraternita di Macario», arricchita di indulgenze, che ha cessato di esistere dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1823 avvenne la traslazione delle reliquie dal monastero, secolarizzato nel 1803, alla cappella della B. Vergine, distrutta nel 1945, e oggi ricostruita.
Nel Breve apostolico del 1734 alla Confraternita ed in altre testimonianze citate da Stammin-ger, Macario è detto «santo».
Autore: Konrad Kunze
Fonte:
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