† 304
Giovane, di famiglia nobile ma di animo umile, dedita alle opere di carità, viene arrestata nel 304 durante le persecuzioni scatenate da Diocleziano. Schiaffeggiata dagli aguzzini, mostra con coraggio il volto che viene percosso ferocemente. Rifiutandosi di rinnegare la fede, viene decapitata.
Martirologio Romano: A Roma sulla via Appia nel cimitero che ne porta oggi il nome, santa Sotére, vergine e martire, che, come attesta sant’Ambrogio, disdegnando per fede la nobiltà di stirpe e gli onori, non obbedì all’ordine di immolare agli idoli, non piegò il capo sotto i colpi di servili oltraggi e, condannata a morire trafitta con la spada, non aborrì la morte.
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La vergine e martire Santa Sotere, oggi festeggiata, fu parente di Sant’Ambrogio, stando a quanto afferma con orgoglio il celebre pastore della Chiesa milanese nelle sue opere “De virginibus” ed “Exhortatio virginis”. Dal Martirologio Geronimiano apprendiamo inoltre che Sotere fu inizialmente seppellita sulla Via Appia, e solo in seguito Papa Sergio II ne avrebbbe traslato le reliquie nella chiesa di San Martino ai Monti.
Santa Sotere, graziosa fanciulla consacratasi a Dio, venne condotta dinnanzi ai magistrati in seguito agli editti contro i cristiani promulgati dagli imperatori Diocleziano e Massimiano: venne dunque oltraggiata, torturata ed infine decapitata. Non è però tuttavia da escludere che l’interrogatorio e la tortura abbiano avuto luogo già in un periodo precedente, sotto l’imperatore Decio, e che quindi solo la sua esecuzione sarebbe avvenuta regnante Diocleziano.
Autore: Fabio Arduino
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