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Sant' Eustasio di Luxeuil Abate

Festa: 2 aprile

† 629

Nipote del vescovo di Langres, Miget, egli entrò presto nei monastero di Luxeuil e andò in esilio con s. Colombano (610); ben presto, però, ritornò a Luxeuil per succedergli come abate. Non riuscì a ricondurvi il suo maestro. Evangelizzò i pagani rivieraschi del Doubs, poi della Baviera. Ritornato a Luxeuil, ebbe a lottare contro uno dei suoi monaci, Agrestio, antico segretario del re Tierrico II, che, recalcitrante e infatuato dei Tre Capitoli, fu frenato, al pari dei suoi partigiani, da un concilio di Macon (626-27).
Eustasio apportò dei mutamenti, temperandola, alla regola colombaniana, che Walfoerto, suo discepolo e successore, completò poi con quella di s. Benedetto; creò il primo monastero doppio (religiosi e religiose) e adottò la data francese della Pasqua. Gli si attribuisce la guarigione di s. Salaberga, bambina. L'ordo di Besancon porta la sua memoria al 29 marzo.

Martirologio Romano: Nel monastero di Luxeuil nella Burgundia sempre in territorio francese, sant’Eustasio, abate, che fu discepolo di san Colombano e padre di quasi seicento monaci.


Eustasio, nipote del vescovo di Langres, Miget, monaco a Luxeuil e compagno d'esilio di Colombano, dopo il ritorno in Gallia succedette al maestro come abate di Luxeuil, senza riuscire a richiamarlo dalla lontana Bobbio.
Evangelizzò i pagani della riva del Doubs e della Baviera, per poi affrontare a Luxeuil la ribellione del monaco Agrestio, antico segretario di re Tierrico II, fautore dei Tre Capitoli e condannato da un concilio a Mâcon. Eustasio temperò la regola colombaniana, completata poi dal suo successore Walfoerto con quella benedettina; fondò il primo monastero doppio e adottò la data francese della Pasqua.
La sua fama di taumaturgo si lega alla guarigione della bambina Salaberga.
L'ordo di Besançon ne celebra la memoria il 29 marzo. La sua figura, sfuggente per la scarsità di fonti, emerge come quella di un abate missionario, cultore della disciplina monastica e aperto alle innovazioni, in un contesto di vivace confronto religioso e culturale. La sua opera di evangelizzazione e di riforma monastica ne fa un protagonista della cristianizzazione della Gallia merovingia, lasciando un'eredità duratura nella regola di Luxeuil e nella fondazione del primo monastero doppio.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-02-28

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