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Sant' Amanzio di Como Vescovo

Festa: 8 aprile

V sec.

Nato a Canterbury in Inghilterra, parente per parte di madre di Teodosio III o di qualche altro imperatore dei sec. IV-V, fu terzo vescovo di Como, successore di S. Provino (morto nel 420). Avendo riportato da un viaggio a Roma alcune reliquie degli apostoli Pietro e Paolo, costruì in loro onore una chiesa, rifatta in stile romanico nel sec. IX e dedicata a S. Abbondio, suo valido aiutante e successire intorno al 450.
Morì l'8 aprile, giorno della sua festa, di un anno non precisabile, probabilmente del 448. Le sue reliquie, conservate a Como nella Chiesa da lui costruita, il 2 luglio 1590 furono trasferite nella chiesa dei Gesuiti, della quale è patrono insieme con San Felice.

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: A Como, sant’Amanzio, vescovo, che sedette per terzo sulla cattedra di questa Chiesa e fondò la basilica degli Apostoli.

Ascolta da RadioRai:   
  

La figura di Sant'Amanzio, terzo vescovo di Como, si staglia sullo sfondo del V secolo, un periodo di profondi cambiamenti per l'Impero Romano e la Chiesa. Nato a Canterbury in Inghilterra, egli intrecciò la sua storia con quella della città di Como, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva.

Le origini e la famiglia
Le informazioni sulle sue origini sono frammentarie. La tradizione lo vuole nativo di Canterbury, città britannica all'epoca parte dell'Impero Romano. La sua famiglia, di stirpe nobile, annoverava tra i suoi avi l'imperatore Teodosio III o, secondo altre fonti, un altro imperatore del IV-V secolo.

Il viaggio a Roma
Amanzio intraprese un viaggio a Roma, spinto dalla fede e dal desiderio di arricchire la sua conoscenza teologica. Nella Città Eterna ebbe la possibilità di venerare le reliquie degli apostoli Pietro e Paolo e ne ottenne alcune per la sua città natale. Al suo ritorno a Como, Amanzio si adoperò per la costruzione di una basilica in loro onore. La basilica, edificata su un terreno di sua proprietà, divenne un importante centro di culto e devozione per la comunità cristiana locale.

L'episcopato
Eletto terzo vescovo di Como dopo la morte di San Provino nel 420, Amanzio guidò la diocesi con saggezza e zelo apostolico. Il suo episcopato coincise con un periodo di turbolenze per l'Impero Romano, minacciato dalle invasioni barbariche. In questo contesto difficile, Amanzio si distinse come guida spirituale e punto di riferimento per la popolazione.

La morte e la venerazione
Sant'Amanzio morì l'8 aprile, giorno in cui si celebra la sua memoria liturgica. L'anno preciso della sua morte è incerto, ma si presume sia avvenuto intorno al 448. Le sue spoglie riposarono nella basilica da lui fondata fino al 1590, quando furono trasferite nella chiesa dei Gesuiti, di cui divenne patrono insieme a San Felice.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-03-01

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