† 19 aprile 1182
Le esigue notizie sulla sua vita, tramandate negli scritti dell'abate Giovanni di Sithiu (1187), ci offrono uno spaccato di un'anima tormentata in cerca di redenzione. La condanna all'espiazione per un omicidio, comminata dall'arcivescovo di Narbona nell'ottobre 1170, spinse Bernardo, originario di Maguellone, a intraprendere un pellegrinaggio penitenziale. Il suo peregrinare, durato un tempo imprecisato, lo condusse infine all'abbazia di Sithiu, dove per quattro anni si dedicò a una vita di estrema austerità e mortificazione, guadagnandosi la fama di uomo santo. La sua morte, avvenuta il 19 aprile 1182, non pose fine alla sua venerazione: la fama di santità acquisita in vita si consolidò con la fama di miracoli avvenuti presso la sua tomba, come testimoniato dall'Ufficio composto in suo onore e dall'inventario del 1465 che menziona le sue "reliquie".
Martirologio Romano: Presso il monastero di Saint-Bertin nel territorio di Thérouanne in Francia, transito del beato Bernardo, penitente, che, desideroso di espiare i peccati della sua giovinezza con un’austera penitenza, scelse spontaneamente l’esilio e, scalzo, con indosso vesti di lana e contento solo di un parco vitto, fu instancabile pellegrino presso i luoghi sacri.
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Le poche notizie pervenuteci circa la vita del Beato Bernardo di Sithiu sono quelle tramandate negli scritti di Giovanni di Sithiu, abate nel 1187, fonte di interesse e valore straordinari per approfondire la conoscenza del personaggio.
I Bollandisti menzionano inoltre una lettera dell’ottobre 1170 con la quale l’arcivescovo di Narbona condannò Bernardo all’espiazione. Ci è stato inoltre tramandato l’Ufficio composto in suo onore ed in un inventario del 1465 i suoi resti sono citati quli “reliquie di s. Bernardo penitente”.
Tutti questi documenti e testimonianze fanno dedurre che Bernardo di Maguellone, in seguito ad un omicidio, fu condannato a compiere un pellegrinaggio di espiazione. Dopo aver vagato in lungo e in largo per molto tempo, si stabilì infine nei pressi dell’abbazia di Sithiu, ove per quattro anni visse nella miseria e nelle privazioni, morendo infine il 19 aprile 1182.
La fama di santità che si guadagnò in vita fu poi confermata dopo la morte da numerosi miracoli verificatisi sulla sua tomba.
Autore: Fabio Arduino
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