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San Paolino Bigazzini Monaco
Festa:
4 maggio
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XIII sec.
Nato nella nobile famiglia dei Bigazzini, si fece monaco nel monastero dei Ss. Marco e Lucia del Sambuco, fondato intorno al 1260 nel territorio di Perugia, non lontano dal castello di Coccorano, feudo di famiglia. Fu ricevuto da san Silvestro Guzzolini, abate e fondatore del monastero di Montefano, e raggiunse in breve un alto grado di perfezione monastica, comprovato da vari miracoli. Alla morte di Silvestro, Paolino sentì suonare a distesa la campana maggiore dell’eremo di Montefano. Egli annunciò ai fratelli il transito del padre spirituale; in seguito si ebbe la conferma che ciò era avvenuto precisamente nell’ora da lui indicata. Fu sepolto nella chiesa del monastero di Sambuco, poi fu trasferito nella chiesa di S. Maria Nuova di Perugia. Il suo culto è attestato fin dal sec. XIV a Perugia.
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Paolino Bigazzini nacque a Perugia da una nobile famiglia. Attratto dalla vita monastica, si unì alla comunità benedettina del monastero dei Santi Marco e Lucia del Sambuco, situato non lontano dal castello di Coccorano, feudo della sua famiglia. Il monastero era stato fondato intorno al 1260 e godeva di grande fama per la santità e l'osservanza rigorosa della Regola di San Benedetto.
Paolino, sotto la guida del santo abate Silvestro Guzzolini, fondatore del monastero di Montefano, si distinse per la sua dedizione alla preghiera, all'obbedienza e al lavoro manuale. In breve tempo raggiunse un alto grado di perfezione monastica, come testimoniato da vari miracoli a lui attribuiti. La sua fama di santità si diffuse ben presto all'interno e all'esterno del monastero, attirando l'ammirazione e la venerazione dei fedeli.
Un evento singolare testimonia la profonda unione di Paolino con il suo padre spirituale, San Silvestro. Alla morte di quest'ultimo, mentre si trovava nel monastero del Sambuco, Paolino udì distintamente il suono a distesa della campana maggiore dell'eremo di Montefano. Presagendo la dipartita del santo abate, annunciò ai confratelli il triste evento, specificando l'ora precisa del trapasso. In seguito, la notizia giunse da Montefano, confermando puntualmente la visione di Paolino.
Paolino morì in odore di santità e fu sepolto nella chiesa del monastero del Sambuco. In seguito, le sue spoglie furono trasferite nella chiesa di Santa Maria Nuova di Perugia, dove ancora oggi sono venerate dai fedeli. Il suo culto, attestato fin dal XIV secolo, è particolarmente vivo nella città di Perugia e nella diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.
Autore: Franco Dieghi
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