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Beato Pacifico Ramati da Cerano Sacerdote dei Frati Minori
Festa:
4 giugno
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Cerano, Novara, 1426 - Sassari, 1482
Nato nel 1426 a Cerano, nel Novarese, Pacifico Ramati rimase orfano dei genitori in tenera età venendo accolto nel monastero di San Lorenzo dei Benedettini. Scelse a sua volta la vita religiosa, ma optò per l'Ordine dei Frati Minori Francescani, entrando nel convento di San Nazario della Costa. Diventato sacerdote, conseguì il dottorato alla Sorbona di Parigi per poi tornare in Italia dove si fece apprezzare per la capacità predicatoria tanto da essere definito «oratore apostolico famosissimo». Molto attivo contro l'ignoranza religiosa pubblicò una «Summa pacifica» in lingua volgare per raggiungere il maggior numero di persone. La sua opera apostolica si svolse soprattutto in Piemonte e Lombardia ma anche in Sardegna dove fu inviato nel 1471 da papa Sisto IV e poi nel 1480 durante l'invasione araba di Maometto II. Morì il 4 giugno 1482 a Sassari e fu sepolto a Cerano. Benedetto XIV ne approvò il culto il 12 maggio 1746.
Etimologia: Pacifico = mansueto, mite, significato evidente
Martirologio Romano: A Sassari, beato Pacifico Ramati, sacerdote dell’Ordine dei Minori, che predicò in difesa dei cristiani e morì nel Signore.
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Nativo di Cerano in provincia di Novara, Pacifico Ramati rimase orfano dei genitori in tenera età, accolto nel monastero di S. Lorenzo dei Benedettini, fu educato dal superiore agli studi e all’amore per il prossimo.
Ormai giovane, alla morte del superiore-benefattore, scelse di rimanere nello stato religioso, ma preferendo però l’Ordine dei Minori Francescani, entrando così nel celebre convento di S. Nazario della Costa già culla di futuri santi dell’Ordine.
Divenuto sacerdote fu inviato dai superiori alla Sorbona di Parigi, dove ottenne il dottorato, ritornato in Italia, si dedicò alla predicazione con fervore e competenza, sì da essere considerato un altro s. Bernardino e soprannominato “oratore apostolico famosissimo”.
Combatté l’ignoranza religiosa sia dei fedeli che del clero, soprattutto in materia di penitenza. Scrisse una Summa pacifica pubblicata nel 1474 in lingua volgare così da poter essere alla portata di tutti. La sua opera si svolse in particolare in Piemonte e Lombardia, ed a Cerano dove tornava spesso, fece erigere una cappella alla Madonna per accrescerne la devozione; nel 1471 papa Sisto IV lo mandò in missione speciale in Sardegna e poi una seconda volta nel 1480 durante l’invasione araba di Maometto II, con l’incarico di organizzare una crociata speciale contro i turchi.
Dopo due anni di fecondi sforzi missionari, il 4 giugno 1482, morì a Sassari consumato dalle fatiche apostoliche. Esaudendo i suoi desideri, il suo corpo fu sepolto a Cerano; è stato considerato dagli studiosi “insigne per dottrina e santità, conforto e presidio della sua patria”.
Benedetto XIV ne approvò il culto il 12 maggio 1746.
Autore: Antonio Borrelli
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