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San Similiano di Nantes Vescovo
Festa:
16 giugno
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III-IV sec.
Terzo vescovo di Nantes, succedendo a Emio o Ennius e precedendo Eumelio. La sua esistenza, collocata tra il III e IV secolo, si intreccia con il periodo delle persecuzioni dioclezianee e con la nascita del cristianesimo in Gallia. Alberto Le Grand narra di una sua conversione dei martiri Donaziano e Rogaziano, divenuti poi patroni della città. La data del suo episcopato rimane incerta, stimata tra il 310 e il 330. San Gregorio di Tours lo definisce "grande confessore". Dopo la sua morte, il successore Eumelio erige una chiesa in suo onore. Secondo la tradizione, i Normanni distrussero l'edificio gettando le reliquie in un pozzo, le cui acque miracolose guariscono dalle febbri. Un'altra leggenda narra di una visione durante l'assedio di Clodoveo: due schiere di uomini in bianco uscirono dalle chiese dedicate a Similiano, Donaziano e Rogaziano, convertendo il capo barbaro Chilone.
Martirologio Romano: A Nantes sempre nella Gallia lugdunense, san Similiano, vescovo, che san Gregorio di Tours loda come grande confessore.
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San Similiano (Similieno, Similien, Similianus, Samblin o Semblin) è stato un vescovo di Nantes tra il III e IV secolo.
Nella cronotassi della diocesi figura al terzo posto dopo Emio o Ennius e prima di Eumelio.
Il suo nome compare nei cinque cataloghi episcopali di Nantes, di cui il più antico risalirebbe agli inizi del X secolo. Tutti questi testi sono concordi nel riportare gli stessi nomi dei vescovi, differendo solo in alcune varianti ortografiche. Tra questi cataloghi solo uno riporta una serie di nomi preceduti dal termine sanctus.
Secondo Alberto Le Grand, san Similiano visse all’epoca di Diocleziano e Massimiano e avrebbe convertito i due grandi martiri Donaziano e Rogaziano da sempre ricordati in diocesi e che sono i patroni della città
San Similiano quale vescovo di Nantes, secondo alcuni esercitò il suo ministero intorno all’anno 330 mentre secondo alcuni anni prima, fissando la data della sua morte il 16 giugno 310.
San Gregorio di Tours dopo la sua morte gli diede il titolo di grande confessore.
Il vescovo Eumelio suo successore, sulla tomba di San Similiano fece costruire una chiesa in suo onore.
Esiste una tradizione che racconta che i Normanni distrussero la chiesa e gettarono il suo capo in un pozzo nelle vicinanze. Dopo quell’avvenimento le acque di quel pozzo sono considerate miracolose avendo il potere di guarire gli ammalati soprattutto dalle febbri.
Esiste un altro racconto che lo riguarda. Al tempo di Clodoveo dalla chiesa eretta in suo onore e da quella fatta costruire in onore ai martiri Doniziano e Rogaziano, i barbari che assediavano la città videro uscire due lunghe file di uomini vestivi in bianco. Queste persone s’incontrarono in un luogo prestabilito e poi fecero ritorno alle due chiese. Dopo quella visione i nemici dei cristiani ebbero paura e Chilone il loro capo toccato dalla grazia si convertì al cristianesimo.
La festa per San Similiano vescovo nel martirologio romano è stata fissata nel giorno 16 giugno.
Autore: Mauro Bonato
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