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Sant' Alberto Quadrelli da Rivolta Vescovo

Festa: 4 luglio

† 1173

Nacque a Rivolta, della cui chiesa divenne successivamente preposto. Il giovedì santo 29 marzo 1168 fu scelto dal clero e dal popolo di Lodi come proprio vescovo quando Galdino, arcivescovo di Milano e legato pontificio in Lombardia, ordinò loro di staccarsi dal vescovo Alberico Merlin, che era stato eletto a quella sede dall'antipapa Pasquale III, di cui era stato fautore. Fu pastore attivo e zelante, strenuo difensore del papa Alessandro III, e prese parte al III Concilio Lateranense. La sua rettitudine fu riconosciuta anche dai suoi nemici tra cui Acerbis Murena, partigiano di Pasquale III. Come non si conosce la sua data di nascita così è incerta quella della sua morte: il 1173 per il Gams, il 1179 per i Bollandisti. Traslato solennemente nel 1588, la sua festa viene celebrata il 4 luglio.

Patronato: Lodi

Etimologia: Alberto = di illustre nobiltà, dal tedesco

Emblema: Bastone pastorale


Avvolta da un alone di incertezza, la data di nascita di Sant'Alberto Quadrelli si aggira intorno al 1103, probabilmente a Rivolta d'Adda, un piccolo borgo lombardo immerso nella campagna cremonese. Qui, tra le mura del suo paese natale, Alberto mosse i primi passi verso la fede, nutrendo una profonda devozione che lo condusse ben presto alla vita consacrata. Divenuto sacerdote, fu nominato prevosto della chiesa di Rivolta, incarico che ricoprì con dedizione e saggezza, guadagnandosi l'ammirazione e il rispetto della sua comunità.
Nel pieno del XII secolo, la Chiesa si trovò lacerata dallo scisma provocato dall'antipapa Pasquale III, figura sostenuta dall'imperatore Federico I Barbarossa. In questo scenario di tumulti e divisioni, Alberto Quadrelli si distinse come strenuo difensore del legittimo pontefice, Papa Alessandro III. La sua incrollabile fedeltà e il suo fermo impegno per la verità gli valsero la stima e la fiducia del popolo lodigiano.
Fu così che, il giovedì santo del 1168, Alberto venne eletto vescovo di Lodi, assumendo la guida di una diocesi dilaniata dalle lotte interne. Con zelo pastorale e incrollabile fermezza, si dedicò alla riconciliazione e alla pacificazione, lavorando instancabilmente per ricostruire l'unità e la coesione tra i fedeli.
La fama di Alberto Quadrelli varcò ben presto i confini della sua diocesi, raggiungendo le alte sfere della Chiesa. Nel 1177, fu convocato a Roma per partecipare al III Concilio Lateranense, indetto da Papa Alessandro III per contrastare l'eresia dei Catari e consolidare il potere papale. Durante il concilio, Alberto si distinse per la sua dottrina e il suo acume, contribuendo attivamente ai lavori e guadagnandosi l'unanime stima dei presenti.
La rettitudine e l'integrità morale di Alberto Quadrelli furono tali da conquistare persino il rispetto dei suoi acerrimi nemici, tra cui Acerbis Murena, strenuo sostenitore dell'antipapa Pasquale III. Unanimemente riconosciuto per la sua santità e il suo impegno pastorale, Alberto Quadrelli lasciò un'impronta indelebile nella storia della diocesi di Lodi e della Chiesa tutta.
Nonostante la sua data di nascita sia incerta, la tradizione fissa la morte di Sant'Alberto Quadrelli intorno al 1173, anno in cui la sua anima si congiunse al Creatore. Il suo corpo riposa nella cattedrale di Lodi, dove ancora oggi è venerato come patrono della città. La sua memoria viene celebrata ogni anno il 4 luglio.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2001-02-01

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