Vissuta nel primo secolo , non si ha la certezza se Lidia fosse il suo nome o indicasse piuttosto le sue origini. Nacque infatti a Tiatira, città della Lidia, regione dell'Asia minore. Abitò a Filippi, in Macedonia, e non si sa se fosse nubile o maritata. Commerciava la costosa porpora e aveva quindi una posizione sociale ed economica importante. Gli affari terreni non le avevano impedito di dedicarsi anche allo spirito. Apparteneva ai «timorati di Dio», quei pagani che si erano convertiti alla fede dei Giudei. Fino a quando incontrò Paolo di Tarso, nella sua prima missione in Europa. L'episodio è narrato negli Atti degli Apostoli: san Paolo giunse a Filippi con Timoteo, Sila e Luca. Fu allora che Lidia si convertì e sul suo esempio tutti i familiari chiesero di essere battezzati. Prima discepola di Paolo, Lidia ospitò a casa sua il santo e i suoi compagni per tutto il tempo della missione. In quei giorni di predicazione ci furono conversioni, e si formò una comunità di cristiani. Nella casa di Lidia nacque così la prima Chiesa fondata in Europa da Paolo di Tarso. (Avvenire)
Etimologia: Lidia = nativa della Lidia (regione dell'Asia Minore)
Martirologio Romano: Commemorazione di santa Lidia di Tiátira, che, commerciante di porpora, a Filippi in Macedonia, oggi in Grecia, ascoltando la predicazione di san Paolo Apostolo prima fra tutti credette al Vangelo.
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In un’epoca in cui le donne non avevano diritti, appartenevano al padre, al marito o al figlio maschio ai quali dovevano cieca obbedienza, il caso di Santa Lidia rappresenta un’eccezione. Di lei ne parla l’evangelista Luca negli Atti degli Apostoli. Lidia nasce a Tiatira, in Asia Minore (Turchia), nel I secolo. In seguito si trasferisce a Filippi (Grecia), la più importante città della Macedonia, colonia romana. È una fanciulla sveglia, autonoma e ricca poiché è dedita alla produzione e vendita di una merce pregiata, la porpora, con la quale si preparano le tinture per colorare in modo indelebile le stoffe di colore rosso, merce lussuosa che solo i benestanti possono permettersi.
Lidia si fa rispettare da tutti e non ha bisogno di dipendere da nessuno per vivere agiatamente. È una donna libera e dispone della sua grande casa come meglio crede. Il suo animo è buono: il successo e il denaro guadagnato, infatti, non le offuscano il cuore. Lidia sa essere dolce e tenera. È intraprendente negli affari, ma giusta; intelligente e molto attiva, ma anche caritatevole nei confronti del prossimo.
La giovane desidera ardentemente coltivare la sua spiritualità. È religiosa e ogni sabato si reca in riva a un fiume assieme ad altre donne per pregare. In una di queste riunioni conosce San Paolo, giunto a Filippi per predicare il Vangelo agli ebrei. Lidia ascolta le sue parole che parlano di Gesù e del suo messaggio. È l’unica del gruppo di donne che interviene e partecipa incuriosita, rivolgendo domande a San Paolo. Sarà proprio Lidia, per prima nella sua città, a “credere” in Gesù. Senza esitazione la facoltosa imprenditrice si fa battezzare insieme alla sua famiglia. Questo aneddoto mostra come Lidia fosse una capofamiglia in grado di prendere decisioni così importanti per tutti. La donna desidera seguire il Vangelo non solo a parole, ma compiendo azioni concrete. Così decide di ospitare in casa propria San Paolo con gli apostoli e i discepoli al suo seguito, per tutto il periodo della predicazione. Con questo gesto Lidia dimostra due grandi valori cristiani: l’ospitalità e la generosità. La sua bella e grande casa diventa il primo luogo di culto cristiano europeo dove i battezzati si riuniscono, parlano di Gesù e pregano. Santa Lidia è protettrice dei tintori e viene invocata contro i tumori.
Autore: Mariella Lentini
‘Imprenditrice’: oggi andrebbe ai convegni, qualificandosi così. E’ un personaggio che negli Atti degli apostoli occupa un breve spazio (al capitolo 16), ma che vive da protagonista un momento dell’evangelizzazione. Siamo a Filippi di Macedonia, la prima tappa dell’apostolo Paolo in terra europea. Vi è giunto dall’Asia Minore (oggi Turchia) con Timoteo, Luca e Sila. Cerca la sinagoga per annunciare il Vangelo prima di tutto agli ebrei, come sempre. Ma questi sono pochi, nella cittadina già molto romanizzata; non hanno la sinagoga e al sabato pregano in riva a un fiumicello. Anche Paolo va al fiume, ma vi trova soltanto donne.
E alle donne si rivolge tranquillo, come racconta Luca negli Atti: "Sedutici, rivolgemmo la parola alle donne là riunite". Ed ecco venire in primo piano lei. Lei sola: "Una donna di nome Lidia". Non sappiamo se questo sia il nome suo, oppure se indichi la sua origine. Lei infatti proviene dalla città di Tiatira nella Lidia, che è una regione dell’Asia Minore. E ha una posizione speciale, quale proprietaria di un’azienda non certo da poco, perché ciò che lei commercia è la costosissima porpora. Roba da gente che se lo può permettere.
Paolo e i suoi amici finiscono di parlare, e solo Lidia si fa avanti a parlare, a fare domande. Lei non è ebrea di nascita. Viene dal paganesimo e poi l’ha attratta la fede di Israele; ora è una "credente in Dio" (così gli ebrei chiamano i nuovi proseliti). Ora è avvenuta in Lidia una trasformazione che gli Atti descrivono sobriamente così: "Il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo". Lidia si fa cristiana, insomma. Nella sostanza e nella forma, perché chiede e riceve il battesimo; insieme alla sua famiglia, nella quale è evidente che comanda lei. Poi invita Paolo, Timoteo, Luca e Sila a essere ospiti in casa sua. E ci dev’essere un po’ d’imbarazzo in loro: mah, abitare in casa di una donna... E allora la cristiana Lidia li batte in logica e in franchezza con un ragionamento inattaccabile: "Se avete giudicato che io sia fedele al Signore, venite ad abitare nella mia casa". Confessa Luca: "Ci costrinse ad accettare". Nei giorni seguenti, Paolo e Sila finiscono in prigione a causa di un’indovina e dei suoi sfruttatori, poi vengono liberati miracolosamente, e ricevono le scuse dell’autorità, perché Paolo è cittadino romano.
Prima di partire, i due tornano nella casa di Lidia. "E qui, incontrati i fratelli, li esortarono e poi partirono". Poche e illuminanti parole: in quei giorni di predicazione e di avventura ci sono state conversioni, si è formata una comunità di cristiani. E, prima di andarsene, l’apostolo Paolo la riunisce e l’ammaestra. Proprio lì, nella casa della lucida ed energica Lidia, ha preso dunque vita la prima Chiesa fondata in Europa da Paolo di Tarso.
Autore: Domenico Agasso
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Aggiunto/modificato il 2023-08-01