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Sant' Ezechiele Moreno y Diaz
Festa:
19 agosto
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Alfaro Tarazona, Spagna, 9 aprile 1848 - Montegudo, Navarra, 19 agosto 1906
Nacque ad Alfaro Tarazona in Spagna il 9 aprile 1848. A 17 anni, fece la sua professione religiosa nella Congregazione Agostiniana dei Recolletti. Il 3 giugno 1871 venne ordinato sacerdote a Manila. Trascorse nelle Filippine i suoi primi 15 anni di sacerdozio veramente pieni di ardente zelo apostolico. Dal 1888 fino a pochi mesi prima della sua morte esplicò in Colombia la sua multiforme attività: restaurò la provincia religiosa agostiniana della Candelaria, instaurò una nuova epoca missionaria, fu il primo Vicario Apostolico di Casanare e dal 1896 vescovo di Pasto. Ad una sincera disponibilità seppe unire una fortezza a tutta prova nel difendere gli interessi di Cristo e della Chiesa. Fu devotissimo del Sacro Cuore di Gesù. Il 19 agosto 1906 morì nel convento di Monteacuto (Navarra, Spagna) dove aveva emesso la sua professione religiosa e del quale era stato superiore. Paolo VI lo beatificò il 1° novembre dell'Anno Santo 1975. Fu canonizzato nella città di Santo Domingo l'11 ottobre 1992 da Giovanni Paolo II, presentato al mondo come esempio di pastore e di missionario nel V Centenario dell'evangelizzazione dell'America. (Avvenire)
Martirologio Romano: A Monteagudo nella Navarra in Spagna, anniversario della morte di sant’Ezechiele Moreno Díaz, vescovo di Pastopoli in Colombia, dell’Ordine degli Agostiniani Recolletti, che nelle Isole Filippine e in America Meridionale spese tutta la sua vita per annunciare il Vangelo.
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Nacque ad Alfaro (Logroño - Spagna). Seguendo l’esempio del fratello, nel 1864 vestì l’abito religioso nel convento degli Agostiniani Recolletti di Monteagudo. Inviato nelle Isole Filippine, nel 1871 fu ordinato sacerdote, e lì svolse i suoi primi lavori apostolici. Il capitolo provinciale del 1885 nominò f.Ezechiele Priore del convento di Monteagudo. Nessuno meglio di lui, missionario di grande esperienza con aureola di santo, poteva suscitare nei cuori dei giovani l’amore per le missioni. Terminato il mandato, si offrì come volontario per restaurare l’Ordine agostiniano in Colombia. Il suo primo obiettivo sarà quello di ristabilire l’osservanza religiosa nelle comunità. Era convinto che soltanto i buoni religiosi possono essere autentici apostoli, e lui ardeva dal desiderio di riattivare le missioni di Casanare, dove gli Agostiniani Recolletti avevano insegnato il Vangelo per moltissimi anni. Nel 1893, famoso ormai per il suo zelo missionario e per le sue virtù, fu nominato vicario apostolico di Casanare e due anni dopo vescovo di Pasto. Nella nuova missione l’aspettavano situazioni difficili e amare: umiliazioni, scherni, calunnie, persecuzioni e perfino l'abbandono da parte dei suoi immediati superiori. Amico della verità e delle anime a lui affidate, non esitò a mettere in pericolo la propria vita per le sue pecorelle, come il buon pastore. In occasione di una polemica suscitata attorno alla sua persona per la fermezza con cui difendeva la fede, approfittò della visita ad limina nel 1898 per presentare la rinunzia a Leone XIII. Il papa, però non l’accettò. Tornò quindi alla propria diocesi dove l’aspettavano gli orrori di una spietata guerra civile. Nel 1905 fu affetto da una crudele malattia che gli farà assaporare fino all'ultima goccia il calice del dolore. Tornato in Spagna per sottoporsi a diversi interventi chirurgici, per conformarsi di più a Cristo, rifiutò l'anestesia, sopportando il dolore senza un lamento e con una forza d'animo così eroica da commuovere il chirurgo e i suoi assistenti. Sapendosi vicino alla morte, volle passare gli ultimi giorni della sua vita nel suo caro convento di Monteagudo. Morì il 19 agosto 1906. Fu sepolto ai piedi dell'altare della chiesa della Vergine del Cammino. Paolo VI lo beatificò il 1° novembre dell’Anno Santo 1975. Fu canonizzato nella città di Santo Domingo l’11 ottobre 1992 da Giovanni Paolo II, presentato al mondo come esempio di pastore e di missionario nel V Centenario dell'evangelizzazione dell'America. La sua memoria liturgica ricorre il 19 agosto.
Autore: P. Bruno Silvestrini O.S.A.
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