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Sant' Alessandro Nevskij Granprincipe di Novgorod

Festa: 30 agosto e 23 novembre (Chiese Orientali)

Perejaslavl’-Zalesskij, Russia, 30 maggio 1220 – Gorodec, Russia, 14 novembre 1263

Etimologia: Alessandro = protettore di uomini, dal greco


Alessandro Nevskij nacque in Russia nel 1220, figlio del Granduca di Vladimir Jaroslav II Vsevolodovic e della principessa Feodosia di Halic. Suo fratello maggiore Feodor Jaroslavic, erede del titolo e dei privilegi, morì precocemente all’età di soli quandici anni ed Alexander si trovò così principe di Novgorod nel 1245. Sposò la principessa Bassa di Potolsk, da cui ebbe quattro figli, di cui l’ultimogenito fu San Danilo di Mosca.
Nessuno meglio di Alessandro può rappresentare la figura classica del “santo guerriero”, tipologia forse lontana dalla sensibilità contemporanea. Nel 1240 si trovò a dovere respingere un massiccio attacco degli svedesi che avevano invaso il suo principato. In questo frangente, chiamato a raccolta il suo piccolo esercito, si rivolse ai soldati con queste parole: “Dio non è nella forza ma nella verità. Alcuni confidano nei principi, altri nei cavalli, ma noi invocheremo il Signore Dio nostro!”. La notte che precedette lo scontro, sulla riva della Neva, un soldato di nome Filippo ebbe una visione: i santi principi martiri Boris e Gleb, si avvicinavano a bordo di una barca all’accampamento russo. Secondo la tradizione San Boris pronunciò queste parole: “Fratello Gleb, andiamo ad aiutare il nostro pari Alessandro!”. Il giorno successivo Alessandro ed il suo esercito riportarono una storica vittoria sul nemico. Da quel momento Alessandro fu soprannominato “Nevskij”, cioè “della Neva”, luogo della mirabile battaglia.
La tradizione narra una lunga serie di successi e di vittorie che trasformarono il saggio principe Alessandro Nevskij nell’eroe russo più amato e popolare, paladino della Chiesa indigena. Le guerre, le incessanti attività e i lunghi viaggi minarono però la salute di Alessandro. Tornando da un lungo viaggio in oriente e sentendo la morte avvicinarsi, decise allora di vestire l’abito monastico presso il monastero di Gorodec, assumendo il nome di Alessio. Il novello schema-monaco morì il 14 novembre 1263.
Nel 1547 Alessandro Nevskij fu canonizzato dalla Chiesa Ortodossa Russa, che lo commemora il 23 novembre, giorno della sua sepoltura, ed il 30 agosto, giorno della traslazione delle sue reliquie presso la larva a lui dedicata in San Pietroburgo.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2001-02-01

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