m. 5 settembre 698
Etimologia: Bertino (accorc. di Berto) = splendido, fulgido, dal tedesco (può essere accorc.
Emblema: Bastone pastorale, Nave
Martirologio Romano: Nel territorio di Thérouanne nelle Fiandre, ora in Francia, san Bertino, abate di Sithieu, che fu deposto insieme a san Mummolino nel monastero da lui fondato, in séguito insignito del suo nome.
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Originario di Costanza, Bertino entrò nel monastero di Luxeuil e, verso il 642, si recò insieme con Mummolino ed Ebertanno nella diocesi di Thérouanne, dove fu accolto con gioia dal vescovo Audomaro. Questi diede ai tre monaci l'incarico di edificare un monastero a Sithiu, presso il fiume Aa, in una villa che aveva ricevuto in dono da un nobile convertito. Primo abate del nuovo monastero fu Mummolino; quando questi fu fatto veseovo di Noyon nel 660, gli succedette Bertino. Durante il suo governo Bertinosi mostrò pastore provvido, semplice, innocente; fu per tutti esempio di virtù ed ebbe da Dio il dono dei miracoli. La fama delle sue virtù attrasse nel monastero molti desiderosi di perfezionarsi, tra i quali quattro Armoricani: Quadanoc, Ingenoc, Madoc, Winnoc cui Bertino concesse di edificare un ospizio presso Thérouanne. L'abate si occupò degli interessi temporali del monastero e nel 663 ottenne dal re Clotario III la conferma di una permuta di beni fatta col vescovo Mummolino, mentre nel 682 Teodorico III gli concesse il diritto di riscuotere le imposte dai territori dipendenti. Dai re Clodoveo III (691) e Childeberto III (697) l'abate ebbe, infine, la conferma delle immunità concesse al suo predecessore. Ormai vecchio, Bertino, lasciato il governo del monastero a Rigoberto, morì il 5 settembre 698, ottenendo ben presto gli onori dell'altare: un documento del 745, infatti, lo ricorda già come santo.
Nel Martirologio Romano è menzionato al 5 settembre, data della sua festa.
Autore: Agostino Amore
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