II sec.
Martirologio Romano: In Grecia, commemorazione di san Quadrato, discepolo degli Apostoli, che, come si tramanda, durante la persecuzione dell’imperatore Adriano, raccolse con fede e carità la Chiesa dispersa per timore e dedicò all’imperatore un libro in difesa della religione cristiana dall’insigne dottrina apostolica.
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I sinassari bizantini riportano una doppia tradizione, al 21 e al 22 settembre, a proposito di Quadrato, apostolo di Magnesia.
Il 21 settembre il Sinassario C. e il Menologio di Basilio II, dopo avere annunciato Quadrato apostolo e vescovo di Magnesia (in Lidia, dato che solo questa città viene presentata come sede episcopale), e i suoi compagni martiri, riferiscono una notizia quasi identica. Al tempo degli imperatori Decio (249-251) e Valeriano (253-260), Quadrato occupava la sede di Magnesia. Avendo udito che Decio si trovava a Cesarea (Neo-Cesarea?) decise di recarvisi, passando prima da Nicomedia per dare conforto ai prigionieri ed esortarli al martirio. Venne arrestato e deferito, con altri cristiani, dinanzi al tribunale del proconsole. Mentre i suoi compagni erano fustigati e riportati in prigione, Quadrato fu condotto dinanzi all’imperatore a Cesarea. Con un’irremovibile resistenza nella fede, dopo diverse torture che lo lasciarono indenne, egli fu infine decapitato.
Malgrado alcune differenze, e in particolare un itinerario più semplificato, si nota indubbiamente in questa narrazione l’influenza della passio dell’omonimo e contemporaneo martire Quadrato di Nicomedia (vedi Quadrato, Saturnino e Rufino).
Questa dipendenza si spiega probabilmente col fatto che si conoscevano pochi particolari sulla vita di Quadrato, ritenuto l’apostolo di Magnesia. Per colmare questa lacuna, si ricorse alla passio di un omonimo e da essa si trasse perfino la cronologia (metà del III secolo), senza rendersi conto del grave anacronismo. Si ritarda infatti troppo la data della penetrazione del Cristianesimo in questa città, mentre si sa che già al tempo di sant'Ignazio di Antiochia vi esisteva una comunità cristiana con un proprio vescovo di nome Damaso.
In quanto alla seconda tradizione relativa a Quadrato, riportata, ad esempio, al 22 settembre dal Sinassario S, essa fa vivere il suo eroe in un’epoca più conforme al suo titolo di apostolo, anche se i particolari che riporta di lui non sono del tutto esenti da dubbi. Dopo aver vissuto in Atene, di dove era stato scacciato dai nemici della fede, Quadrato evangelizzò la città di Magnesia (si potrebbe riconoscere l’altra Magnesia della regione di Tessaglia?). Successivamente, vittima dei persecutori, dopo diversi supplizi, egli morì martire sotto Adriano (117-138).
In quest’ultima notizia, in complesso assai breve, vi sono almeno due affermazioni che destano perplessità. Prima di tutto l’origine ateniese di Quadrato, per cui ci si potrebbe domandare se tale precisazione non sia il risultato di una confusione con l’omonimo vescovo di Atene, di cui noi sappiamo per mezzo di Eusebio che era stato il successore di Publio, al tempo di Marco Aurelio (161-180). Inoltre il mettere in relazione Quadrato con Adriano induce a vedere in questo fatto una reminescenza dell’apologista Quadrato che dedicò la sua apologia precisamente a questo imperatore.
In conclusione, di Quadrato apostolo e vescovo di Magnesia, in assenza di ulteriore documentazione, non possiamo ricordare altro che il nome. Il suo culto, tuttavia, era ancora vivo a Costantinopoli, poiché il 22 settembre la festa in suo onore si svolgeva a santa Sofia, dove si pretendeva di custodire il suo capo.
Autore: Joseph-Marie Sauget
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