La più antica notizia su questa santa è del sec. XI: nel 1037, infatti, l'imperatore Corrado II concesse a Lamberto, abate del monastero di S. Apollinare in Classe, presso Ravenna, « in territorio tudertino monasterium unum cui voca-bulum est Sancta Illuminata ». Alla stessa epoca, o poco prima, risale una leggendaria biografia della santa, in cui si narra che Illuminata nacque a Palazzolo presso Ravenna da genitori pagani e si chiamava Cesarea; convertitasi al Cristianesimo prese il nome di Illuminata. Accusata dal padre al prefetto di Ravenna, fu messa in carcere, ma un angelo la liberò e la condusse sulla via Salaria; di là proseguì verso Bettona e Martana (Umbria), dove operò molti miracoli e fu raggiunta dai genitori che nel frattempo si erano anch'essi convertiti. Il prefetto di Martana la fece arrestare ancora una volta, e mentre era in carcere ottenne di morire insieme con i genitori il 29 nov. 303. I loro corpi furono sepolti in un luogo detto Papiniano o Bagno di Papinio, a due miglia dalla città, mentre un braccio di Illuminata fu portato a Todi e posto nel monastero delle Milizie. Di questa biografia esistono diverse redazioni più o meno uguali e leggendarie ed il Maturo credette che l'autore avesse adattato alla nostra santa la storia greca di s. Fotina (in lat. Illuminata), ma il Lanzoni propendeva per il plagio di quella di Firmina di Amelia e poiché, secondo lui, questa santa è da identificarsi con Felicissima venerata a Todi il 26 magg. e a Perugia il 24 nov., si tratterebbe della stessa persona venerata con tre nomi diversi. In realtà tutte le fonti più antiche, sia umbre, sia ravennati, ignorano Illuminata, ma l'ipotesi del Lanzoni non ci sembra dimostrata: anche se le notizie biografiche delle tre sante sono simili, da ciò si può soltanto dedurre che i biografi si sono copiati a vicenda, ma non che abbiano voluto celebrare la stessa persona; del resto la diversità del luogo e del dies natalis delle tre sante è un buon argomento per concludere per la diversità delle persone. Ad Illuminata, oltre che la chiesa di Todi, erano dedicate chiese anche a Montefalco, ad Alviano e nell'Abruzzo, quest'ultima donata al monastero di Montecassino nel 1109. Illuminata figura nel Martirologio Romano al 29 novembre.
Autore: Agostino Amore
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