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Servo di Dio Stephen Kim Sou-Hwan Cardinale
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Taegu, Corea del Sud, 8 maggio 1922 – Seul, Corea del Sud, 16 febbraio 2009
L’arcidiocesi di Seoul ha aperto la causa di beatificazione del cardinale Stephen Kim Sou-Iwan, che ha guidato l’arcidiocesi per un trentennio e del quale si ricorda in particolare l’opera in difesa della libertà negli anni seguiti al colpo di Stato del generale Chun Doo-hwan. Il cardinale Kim si frappose personalmente alle milizie che volevano entrare nella cattedrale di Myeongdong per arrestare i giovani studenti che manifestavano contro il regime nei moti del 1987. “Se volete prendere gli studenti – disse il Cardinale Kim – prima dovete abbattere me. Dopo di me dovrete abbattere i preti e dopo i preti ci saranno delle suore. Soltanto allora potrete prendere gli studenti”. Questo discorso portò i soldati a scegliere di non entrare nella cattedrale. Il Cardinale Kim è stato amato e rispettato da molti per il suo esempio personale di virtù, il suo contributo alla crescita e alla stima per la Chiesa coreana e il suo impegno per l'affermazione dei diritti umani e della democrazia. Come ‘amico dei poveri e degli emarginati’, trattava i più umili come se fossero un altro Cristo, sulla base di una fondamentale compassione per l'uomo, che è il fondamento del pensiero cristiano, rappresentando così un perfetto esempio dell'amore cristiano.
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Il Cardinale Stephen Kim Sou-hwan, Arcivescovo emerito di Seoul (Corea), è nato in Taegu l'8 maggio 1922 ed è stato ordinato sacerdote il 15 settembre 1951.
Durante il difficile periodo della guerra in Corea ha esercitato il ministero pastorale in diverse parrocchie dell'allora vicariato apostolico di Taegu, ricoprendo anche l'incarico di segretario dell'arcivescovo. Successivamente si trasferì in Giappone per frequentare i corsi della facoltà di filosofia dell'Università Cattolica Jôchi Daigaku di Tokyo, diretta dai Padri gesuiti, presso la quale si laureò, ed al rientro in Corea fu incaricato di dirigere il "Catholic Shilbo", il giornale cattolico di Taegu.
Inviato in Europa a completare la sua preparazione, ha studiato per otto anni - dal 1956 al 1965 - a Münster, in Germania, specializzandosi in scienze sociali.
Il 15 febbraio 1966, qualche tempo dopo il suo ritorno in patria, è stato nominato Vescovo di Masan e consacrato il 31 maggio dello stesso anno.
Il 9 aprile 1968 è stato promosso Arcivescovo di Seoul. Nella capitale sud-coreana, della quale è stato arcivescovo per trent’anni, ha impresso lo spirito del rinnovamento conciliare nelle strutture diocesane, intensificando l'attività di evangelizzazione alla quale ha invitato a partecipare i laici. Particolare posto nella sua azione ha occupato la ricerca del dialogo con i non-cristiani ed il coordinamento degli sforzi comuni in campo caritativo ed assistenziale. Assai coraggiose, nella difficile situazione politica interna, sono state pure le sue dichiarazioni ed iniziative a difesa dei diritti umani.
Più volte Presidente della Conferenza episcopale coreana, dal 1973 al 1977 è stato anche Presidente della Federazione delle Conferenze episcopali dell'Asia (FABC).
Ha preso parte a sette Assemblee del Sinodo dei Vescovi, a partire dalla prima, nel 1967. Dal 1974 al 1977 è stato membro del Consiglio della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi. È stato poi Presidente Delegato all’Assemblea Speciale per l’Asia del Sinodo dei Vescovi (19 aprile - 14 maggio 1998).
Dal 10 giugno 1975 al 3 aprile 1998 è stato anche Amministratore apostolico di Pyeong Yang.
Arcivescovo emerito di Seoul, 3 aprile 1998.
Da Paolo VI creato e pubblicato nel Concistoro del 28 aprile 1969, del Titolo di San Felice da Cantalice a Centocelle.
Il Cardinale Stephen Kim Sou-hwan è deceduto il 16 febbraio 2009.
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