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San Niceta il Goto Martire
Festa:
15 settembre
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Nord del Danubio, † 370
Nel giorno in cui la Chiesa ricorda la Beata Vergine Maria Addolorata, si festeggia anche Niceta, nato a nord del Danubio, dove allora erano accampati i Goti. La maggior parte della popolazione era pagana, mentre i cristiani si dividevano in ariani, convertiti all'inizio del secolo IV da Ulfila, e in cattolici. Tra questi ultimi c'era Niceta. Atanarico, pagano, perseguitava entrambi i gruppi, per costringerli a ritornare al paganesimo. A tale scopo fece portare fra il popolo un idolo, dando l'ordine di adorarlo. Coloro che si rifiutarono furono bruciati vivi. Anche Niceta pagò con la vita la testimonianza a Cristo. Era il 370. Il 15 settembre 375, in seguito ad uno scambio, le reliquie del martire Niceta il Goto vennero trasportate a Mopsuestia in Cilicia. Il culto del martire si diffuse soprattutto a Costantinopoli, dove fu edificata una chiesa, in cui si credeva fosse custodito il corpo del martire. Il giorno della morte è sconosciuto, per questo motivo Niceta il Goto è ricordato il 15 settembre, giorno della deposizione delle reliquie a Mopsuestia. (Avvenire)
Patronato: Melendugno (LE)
Emblema: Palma
Martirologio Romano: Sulle rive del Danubio, san Niceta il Goto, martire, che fu messo al rogo per la sua fede cattolica per ordine del re ariano Atanarico.
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Anche fra i barbari vi furono dei martiri, a conferma che in ogni popolo anche se pagano, è stato necessario dare un tributo di sangue per l’affermazione della nuova religione. Niceta era nato a Nord del Danubio, dove allora erano accampati i Goti, che erano divisi in due gruppi al comando di Fritigerno e Atanarico. La maggior parte di loro era ancora pagana, mentre gli altri si dividevano in ariani, convertiti all’inizio del secolo IV da Ulfila e in cattolici; tra questi ultimi c’era Niceta. Atanarico, pagano, non faceva distinzione fra i due gruppi di cristiani e li perseguitava indiscriminatamente, per costringerli a ritornare al paganesimo; a tale scopo fece portare fra il popolo un idolo con l’ordine di adorarlo. Molti si rifiutarono e quindi morirono bruciati, in buona parte nelle loro tende e fra questi Niceta; era il 370. Il 15 settembre 375, in seguito ad uno scambio, le reliquie del martire Niceta il Goto, vennero trasportate a Mopsuestia in Cilicia. I fatti sono riportati in un’antica ‘passio’, scritta verso la fine del secolo V a Mopsuestia; i sinassari bizantini riportano che il culto del martire si era instaurato a Costantinopoli, dove fu edificata una chiesa a lui dedicata, nei pressi di quella di S. Romano e in cui si credeva custodisse il corpo del santo martire. Il giorno della morte è sconosciuto, pertanto s. Niceta il Goto, è ricordato al 15 settembre in ricordo della deposizione delle reliquie a Mopsuestia.
Autore: Antonio Borrelli
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