Lo svolgersi della sua ‘Vita’ è ritenuto privo di validi fondamenti. Nel IX sec. uno storico dell’epoca lo classifica come vescovo. Abbiamo due versioni della Passio quella del sec. X e quella del sec. XI, e vari elementi sono confusi fra loro. Secondo quella del sec. X Teonesto vescovo proveniente dall’isola di Namsis, Assieme ai discepoli Albano, Urso, Tabra e Tabrata sarebbe giunto in Gallia per la via di Milano; ad Augusta (forse Aosta) Urso morì martire. S. Teonesto con i rimanenti compagni si portò dal re Sisemund che a sua volta lo inviò dal vescovo Paolino, ma a Magonza anche Albano fu martirizzato. Entrato nel paese dei Goti il vescovo fu abbandonato in mare con gli altri due discepoli su una nave difettosa, dopo un lungo viaggio, oltrepassata Otranto, giunse nel Golfo di Venezia dove appena sbarcato fu ucciso dagli ariani insieme a Tabra e Tabrata il 30 ottobre del 380, presso Altino sul Sile, precisamente a Musestre. Secondo la versione del l’XI sec., il santo vescovo viene nominato per la prima volta con il nome di Teonesto, il quale esce da Filippi, partecipa al Concilio di Cartagine del 670, come si vede circa tre secoli dopo, per il resto le notizie coincidono più o meno fra le due versioni. Teonesto è onorato a Magonza insieme ai due martiri Albano ed Urso e a Treviso insieme ai due martiri Tabra e Tabrata. A Treviso divenne patrono della sede episcopale solo dopo il Mille; vengono menzionati per la prima volta nel calendario locale nel 1184. Sue reliquie sono conservate a Treviso e nella chiesa di s. Lorenzo a Venezia. Il santo da solo o in compagnia viene effigiato e scolpito in vari posti del trevigiano a partire dal Duomo, ai Comuni di Marano Veneziano, Possagno, ecc. La sua festa è al 30 ottobre.
Autore: Antonio Borrelli
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