III sec.
Narciso aveva quasi cent'anni quando venne eletto 30° vescovo di Gerusalemme. Era nato nel 96 da famiglia non israelita. Nonostante l'età, governò a lungo e con fermezza. Presiedette il Concilio in cui si decise che la Pasqua dovesse cadere di domenica. E a lui si attribuisce, proprio nel giorno di Pasqua, il miracolo di aver mutato l'acqua in olio per le lampade della sua chiesa, rimaste a secco. Per il suo rigore furono sparse calunnie sul suo conto. Si allontanò da Gerusalemme e, creduto morto, vennero eletti uno dopo l'altro due successori. Ma lui, alla morte del secondo, ricomparve. L'ultima notizia su di lui è in una lettera del coadiutore sant'Alessandro: si dice che aveva compiuto 116 anni.
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: Commemorazione di san Narciso, vescovo di Gerusalemme, esemplare per santità, pazienza e fede, che, in pieno accordo con il papa san Vittore sulla data della celebrazione della Pasqua cristiana, affermò che il mistero della Risurrezione del Signore non poteva che celebrarsi di domenica e alla veneranda età di centosedici anni passò felicemente al Signore.
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Nella mitologia, Narciso era stato l'infelice giovinetto che, per la sua bellezza, si era innamorato di se stesso, morendo miseramente in una polla d'acqua che, come uno specchio, rifletteva la sua immagine.
Il mitologico Narciso è dunque simbolo di amore sterile ed egoista, e di bellezza inutile e senz'anima. Ben diversa, anzi opposta, è -per fortuna - la figura del Santo di oggi, che con il triste giovane della mitologia non ebbe in comune altro che il nome.
Il Santo di oggi visse lungamente, e proprio nell'estrema vecchiaia seppe conquistarsi fama e affetto. Se l'antico Narciso può essere preso come simbolo di una gioventù psicologicamente malata, il nuovo Narciso è immagine della vecchiaia spiritualmente vigorosa, nella salute del corpo e della mente.
Egli fu il trentesimo Vescovo di Gerusalemme, ma non fu di origine israelita. ra sicuramente gentile, nato verso il 96, quando a Gerusalemme erano ancor fresche le rovine della distruzione di Tito.
Per quasi un secolo, egli vide la città di David faticosamente risorgere e ripopolarsi, ospitando, accanto agli Ebrei, una vasta comunità cristiana. Aveva quasi cent'anni quando fu eletto Vescovo di Gerusalemme, per i suoi meriti non tanto di età quanto di virtù.
Nonostante gli anni, fu Vescovo attivo, e presiedé un concilio nel quale fu deciso che la festività della Pasqua dovesse cadere sempre di domenica. Proprio in un giorno di Pasqua, San Narciso compì il miracolo di tramutare l'acqua in olio per le lampade della chiesa, i cui lucignoli erano rimasti secchi.
E fu anche Vescovo energico, tanto da attirarsi l'odio dei corrotti e dei disonesti, i quali si sentirono minacciati dalla sua severità. Per difendersi, pensarono di attaccare, spargendo una terribile calunnia sul conto del vecchissimo Vescovo.
La storia non ci dice quale fosse questa calunnia, ma ricorda che fu confermata da solenni giuramenti da parte degli accusatori. Non tutti i fedeli prestarono fede alle insinuazioni, ma per evitare ogni scandalo il vecchio Vescovo, benché innocente, preferì lasciare la città.
Gli spergiuri, uno ad uno, furono colpiti da terribili castighi, finché qualcuno rivelò la menzogna. Tutti pensavano però che il Vescovo, ormai riabilitato, fosse morto nel frattempo, perciò un altro fu eletto a succedergli, e dopo di questo, un altro ancora. Alla morte del secondo, San Narciso ricomparve a Gerusalemme, e i fedeli lo riportarono con grande onore sulla Cattedra vescovile. Vi restò ancora molti anni, prendendosi però un coadiutore, il primo nella storia dell'episcopato, secondo un'usanza che ancora continua.
Da una lettera di questo coadiutore, che fu Sant'Alessandro, conosciamo le ultime notizie sul conto del longevo Vescovo di Gerusalemme: "Narciso vi saluta, - si legge. - Ha compiuto centosedici anni, e vi esorta, come me, a mantenere la concordia".
Fonte: Archivio Parrocchia
Come tanti altri eremiti del suo tempo anche Narciso vive oltre il secolo, esattamente 116 anni. Narciso ha un nome che potrebbe fare pensare all’omonimo fiore, bello e profumato, o a un individuo che ama solo se stesso e disprezza gli altri, come il famoso giovane Narciso della mitologia greca che si innamora della sua immagine riflessa su uno specchio d’acqua dove, cadendovi, muore annegato. Si dice, infatti, di una persona molto vanitosa che è come un “narciso” oppure “narcisista”. Invece il Narciso festeggiato oggi come santo è molto umile e ama il prossimo, così come recita il comandamento dell’amore, l’insegnamento lasciato da Gesù: «Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Mentre il Narciso della mitologia greca è un giovane bellissimo, ma egoista e vuoto di buoni sentimenti, Narciso di Gerusalemme rappresenta la vecchiaia piena di energia, con il corpo e la mente in salute, capace di conquistare affetto e rispetto.
Nato intorno al 96, Narciso alla bella età di cent’anni viene nominato vescovo di Gerusalemme. Assieme agli altri vescovi della Palestina, diventa fautore della scelta di festeggiare la Pasqua il giorno di domenica, e proprio in un giorno di Pasqua si narra del suo miracolo di trasformare l’acqua in olio, per accendere le lampade della sua chiesa. Narciso è un uomo un po’ severo, vorrebbe che anche gli altri fossero onesti, umili, buoni. Purtroppo ci sono delle persone malvagie e corrotte che cercano di ostacolare Narciso. Le sue regole e le sue critiche danno fastidio. Così lo accusano di fatti indegni. Non si ha notizia di che tipo di calunnia sia stato vittima il vescovo di Gerusalemme.
Si narra che Narciso si sia ritirato nel deserto a fare l’eremita, che i denigratori siano stati colpiti da gravi castighi e che qualcuno di loro abbia scagionato il vescovo, confessando la verità. Nel frattempo altri due successori vengono nominati al posto di Narciso creduto morto. Alla morte del secondo vescovo, Narciso torna a Gerusalemme per riprendere il suo posto, ma è troppo anziano. Così decide di continuare la sua opera di concordia e di guida spirituale del popolo, affiancato, però, da un altro vescovo più giovane. Muore alla veneranda età di 116 anni.
Autore: Mariella Lentini
Fonte:
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